La discussione si accende sempre allo stesso modo: “Ma le auto elettriche inquinano quanto quelle normali per via delle batterie!” È il mantra che senti al bar, sui social, persino tra persone intelligenti. Eppure gli studi mostrano dati sempre più precisi, e quello pubblicato dall’International Council on Clean Transportation (ICCT) mette fine a questa polemica con dati incontrovertibili. Le auto elettriche inquinano meno delle auto a benzina, considerando l’intero ciclo di vita.
Non solo: il vantaggio aumenta ogni anno grazie al mix energetico europeo sempre più pulito. I numeri parlano chiaro e smontano ogni falso mito.
Inquinamento auto elettriche, cosa dice la ricerca
Il team guidato da Marta Negri dell’ICCT ha sviluppato il modello più completo mai realizzato per valutare le emissioni dei veicoli su tutto il ciclo di vita. I risultati, presentati appena due mesi fa, sono inequivocabili: le auto elettriche vendute oggi producono il 73% in meno di emissioni di gas serra rispetto a un’equivalente auto a benzina. E questo calcolo include tutto: dalla produzione delle batterie allo smaltimento finale del veicolo.
Le emissioni nel ciclo di vita delle auto elettriche sono quasi 4 volte inferiori a quelle delle auto a benzina. Secondo il mix elettrico medio europeo, i veicoli elettrici emettono il 55% in meno di CO2 rispetto a quelli a benzina e il 47% in meno rispetto al diesel. La Società italiana di Medicina ambientale conferma: 75 grammi di CO2 per chilometro contro i 250 grammi del diesel.
Il mito delle batterie cinesi sfatato
Ma cosa succede quando le batterie vengono prodotte in Cina, dove l’elettricità deriva in gran parte dal carbone? Anche qui lo studio dell’ICCT ha una risposta precisa. Che richiama, peraltro, cose note da un po’.
Una ricerca del 2022 della Fondazione Caracciolo e dell’Università Guglielmo Marconi dimostra che un’auto elettrica prodotta in Cina ha un’impronta carbonica superiore del 35% rispetto a una prodotta in Europa. Tuttavia, anche nello scenario peggiore, quando l’auto elettrica viene prodotta e alimentata con un mix energetico “sporco” oltre il 70%, le sue emissioni nell’intero ciclo di vita sono pari, mai superiori, a quelle della stessa auto a benzina.
Come spiega Negri:
“Le auto elettriche stanno diventando più pulite con maggiore rapidità di quanto ci aspettassimo. A contribuire la rapida diffusione dell’elettricità rinnovabile in tutto il continente e la maggiore efficienza energetica delle auto elettriche”.
Auto ibride, la delusione verde
Lo studio dell’ICCT riserva sorprese anche per le auto ibride, spesso pubblicizzate come la soluzione di compromesso. Le auto ibride classiche e ibride plug-in offrono rispettivamente una riduzione delle emissioni di solo il 20% e il 30% rispetto a quelle a benzina. Il motivo? Usano il motore elettrico molto meno di quanto si pensi. La Commissione europea ha scoperto che le ibride plug-in consumano in realtà circa 6 litri per 100 km, invece dell’1,7 dichiarato. Un gap che vanifica gran parte dei benefici teorici. In altri termini (qualcuno lo sospettava) le auto ibride sarebbero, sul piano ambientale, fumo negli occhi.

Secondo l’analisi del think tank ECCO, a mix elettrico attuale nella UE, le emissioni “well to wheel” di un veicolo elettrico risultano fino al 75% inferiori rispetto a quelle generate da un veicolo analogo a combustione interna.
Sfatato anche il mito dei freni – Le auto elettriche eliminano anche l’83% del particolato prodotto dai freni grazie alla frenata rigenerativa. Secondo l’European Institute of Innovation and Technology, questa tecnologia trasforma il motore elettrico in un generatore durante le decelerazioni, riducendo drasticamente l’uso dei freni meccanici tradizionali.
Inquinamento delle auto elettriche, basta chiacchiere inutili
I vantaggi ambientali delle auto elettriche sono destinati ad aumentare. Il Joint Research Centre dell’Unione Europea prevede che entro la fine del 2025 le fonti rinnovabili rappresenteranno il 56% della produzione di elettricità in Europa, salendo all’86% nel 2045. Poiché le auto vendute oggi rimangono in circolazione per circa 20 anni, la continua riduzione delle emissioni del mix elettrico aumenterà ulteriormente i vantaggi climatici.
Al contrario, il mix di carburanti utilizzato dalle auto a combustione interna continuerà a dipendere principalmente dai combustibili fossili. La disponibilità e il prezzo dei combustibili alternativi rimangono incerti, mentre l’energia rinnovabile diventa sempre più economica e accessibile.
Secondo le proiezioni, entro il 2030 la riduzione delle emissioni di CO2 attribuibili all’uso di veicoli elettrici potrebbe raggiungere il 72%. In uno scenario al 2050 compatibile con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, la riduzione potrebbe arrivare all’80%.
I numeri parlano chiaro: il dibattito sull’inquinamento delle auto elettriche non ha ragione di esistere. Ogni giorno che passa il vantaggio ambientale dell’elettrico cresce. Forse è arrivato il momento di spostare la discussione su come accelerare questa transizione in modo giusto per i cittadini e le loro finanze, invece di continuare a mettere in dubbio ciò che ormai è dimostrato.
Il futuro della mobilità è elettrico, e inquina davvero molto meno.