Il supercomputer JUPITER è il primo computer exascale d’Europa, capace di eseguire oltre un quintilione di operazioni al secondo. Inaugurato nel settembre 2025 presso il Forschungszentrum Jülich in Germania, JUPITER rappresenta un salto tecnologico che posiziona l’Europa tra i leader mondiali nel calcolo ad alte prestazioni, accelerando ricerche in climatologia, neuroscienze e intelligenza artificiale.
Indice dei Contenuti
- Cos’è il supercomputer JUPITER?
- Come funziona JUPITER e perché è diverso
- Perché JUPITER è importante per l’Europa nel 2025
- Applicazioni concrete del supercomputer JUPITER
- Specifiche tecniche e architettura
- Impatto sull’intelligenza artificiale europea
- Futuro del calcolo exascale
Come funziona il supercomputer JUPITER?
JUPITER funziona attraverso un’architettura modulare che combina potenza bruta e efficienza energetica in modo unico. Il sistema si basa su due componenti principali: il modulo Booster, equipaggiato con circa 24.000 chip NVIDIA GH200 Grace Hopper Superchips, e il modulo Cluster con processori europei Rhea di SiPearl.
La vera innovazione sta nel sistema di raffreddamento a liquido caldo che non solo mantiene le temperature operative, ma recupera il calore per riscaldare gli edifici del campus. JUPITER raggiunge più di 60 miliardi di operazioni floating point per watt, rendendolo il sistema più efficiente tra i cinque supercomputer più veloci al mondo secondo la classifica Green500.
Secondo lo studio pubblicato da NVIDIA, l’architettura di JUPITER può offrire fino a 90 exaflops di prestazioni AI, più del doppio della velocità rispetto al sistema più veloce precedente in Europa.

Perché JUPITER è diverso dai supercomputer tradizionali?
I supercomputer tradizionali si concentrano principalmente su calcoli sequenziali ad alta velocità. JUPITER invece integra capacità di calcolo parallelo massivo con ottimizzazioni specifiche per l’intelligenza artificiale, creando un sistema ibrido che eccelle sia nelle simulazioni scientifiche che nell’addestramento di modelli AI.
Differenze chiave:
• Architettura tradizionale: Ottimizzata per calcoli numerici intensivi e simulazioni fisiche
• Architettura JUPITER: Progettata per carichi di lavoro AI e simulazioni exascale simultanee
• Efficienza energetica: Consuma una frazione dell’energia rispetto a sistemi di pari potenza
• Modularità: Può adattarsi a diversi tipi di calcolo senza compromessi prestazionali
Il Prof. Thomas Lippert, direttore del Jülich Supercomputing Centre, spiega che “questo sistema rappresenta venti volte la potenza di calcolo di qualsiasi altro computer in Germania”, aprendo possibilità completamente nuove per la ricerca europea.
Quali sono le applicazioni principali del supercomputer JUPITER?
Ricerca climatica e previsioni meteorologiche
L’Istituto Max Planck per la Meteorologia utilizza già JUPITER per simulazioni climatiche con risoluzione chilometrica. Questo livello di dettaglio permette previsioni molto più accurate di eventi estremi come tempeste violente, ondate di calore e alluvioni, fondamentali per la pianificazione di emergenza e l’adattamento climatico.
Sviluppo di intelligenza artificiale europea
Il progetto TrustLLM, una collaborazione tra il Jülich Supercomputing Centre e nove partner europei, sta utilizzando JUPITER per addestrare la prossima generazione di modelli linguistici per le lingue europee. Questi modelli AI possono migliorare i flussi di lavoro in praticamente ogni settore, generando risposte simili a quelle umane e aumentando la produttività.
Neuroscienze e scoperta di farmaci
Il ricercatore Thorsten Hater del Jülich Supercomputing Centre sta utilizzando JUPITER per simulare il comportamento dei singoli neuroni a livello subcellulare con il simulatore Arbor. Queste simulazioni saranno cruciali per sviluppare terapie contro malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Simulazione quantistica avanzata
JUPITER è posizionato per battere il record mondiale per la capacità di un supercomputer di gestire qubit, le unità di base dell’informazione nel calcolo quantistico. Mentre un laptop tipico può gestire circa 32 qubit e il record attuale su supercomputer è di 48 qubit, JUPITER potrebbe superare i 50 qubit.
Quali sono le specifiche tecniche del supercomputer JUPITER?
JUPITER è un capolavoro di ingegneria distribuito su una superficie di circa 3.600 metri quadrati. Il sistema è costruito attorno a 125 rack contenuti in 50 container modulari, assemblati in soli otto mesi.

Specifiche tecniche principali:
• Potenza di calcolo: Oltre 1 exaFLOPS (1 quintilione di operazioni al secondo)
• Chip principali: 24.000 NVIDIA GH200 Grace Hopper Superchips
• Prestazioni AI: Fino a 90 exaflops per carichi di lavoro di intelligenza artificiale
• Efficienza energetica: Oltre 60 miliardi di operazioni per watt
• Connettività: 36.000 cavi di rete ad alte prestazioni
• Consumo energetico: 11 MW in media, fino a 20 MW per applicazioni intensive
Il sistema utilizza energia completamente rinnovabile e la sua architettura di raffreddamento a liquido permette di riutilizzare il calore generato per il riscaldamento degli edifici, dimostrando un approccio sostenibile al calcolo ad alte prestazioni.
Come JUPITER sta trasformando l’intelligenza artificiale in Europa?
La JUPITER AI Factory (JAIF), annunciata nel marzo 2025, rappresenta il cuore della strategia europea per l’intelligenza artificiale. Questa iniziativa mira a sviluppare modelli linguistici avanzati per le lingue europee, riducendo la dipendenza dai giganti tecnologici americani e cinesi.
Come riferisce una ricerca pubblicata su Futuro Prossimo, l’evoluzione verso sistemi di calcolo sempre più efficienti rappresenta una tendenza globale che vede l’Europa posizionarsi strategicamente.
Il supercomputer JUPITER supporta direttamente lo sviluppo di modelli AI europei attraverso:
• Addestramento di modelli multilingue: Capacità di processare simultaneamente diverse lingue europee
• Ricerca su larga scala: Possibilità di esplorare architetture AI innovative
• Sovranità digitale: Riduzione della dipendenza da infrastrutture esterne
• Collaborazione industriale: Accesso per startup e aziende europee
Qual è l’impatto economico e strategico di JUPITER?
L’investimento complessivo in JUPITER ammonta a 500 milioni di euro, finanziato per metà dall’EuroHPC Joint Undertaking e per un quarto ciascuno dal Ministero Federale tedesco per la Ricerca, Tecnologia e Spazio e dal Ministero della Cultura e Scienza del Nord Reno-Westfalia.
Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha sottolineato durante l’inaugurazione come il supercomputer stia guidando l’avanzamento nazionale e l’innovazione industriale, posizionando la Germania e l’Europa nella competizione globale per la supremazia tecnologica.
Come accedere al supercomputer JUPITER?
EuroHPC gestisce il 50% del tempo di calcolo del sistema, mentre l’altro 50% viene assegnato dal Gauss Centre for Supercomputing (GCS) a università tedesche e istituzioni di ricerca. Il JUPITER Research and Early Access Program (JUREAP) supporta le prime applicazioni per utilizzare la macchina nel modo più efficiente possibile.
Le aziende possono richiedere tempo di calcolo attraverso bandi pubblici, ma devono soddisfare specifici requisiti di “carattere innovativo” per ottenere l’accesso.
Quale futuro per il calcolo exascale in Europa?
JUPITER rappresenta solo l’inizio dell’era exascale europea. La Commissione Europea ha annunciato 76 manifestazioni di interesse in 16 Stati membri per l’istituzione di AI Gigafactory europee, centri di calcolo e archiviazione dati su larga scala progettati specificamente per lo sviluppo di modelli AI di nuova generazione.
Questi centri utilizzeranno la rete di supercomputing EuroHPC per raggiungere l’obiettivo dell’UE di diventare il continente leader mondiale nell’intelligenza artificiale, con modelli da centinaia di trilioni di parametri.
Prospettive future:
• Integrazione quantistica: Combinazione con tecnologie di calcolo quantistico
• Reti neuromorphiche: Sviluppo di sistemi che imitano il cervello umano
• Sostenibilità avanzata: Ulteriore riduzione del consumo energetico
• Democratizzazione dell’accesso: Maggiore disponibilità per PMI e startup
TL;DR – Riassunto supercomputer JUPITER
• Cos’è: Il primo supercomputer exascale d’Europa con oltre 1 quintilione di operazioni al secondo
• Differenza chiave: Combina calcolo ad alte prestazioni e intelligenza artificiale in un’unica architettura
• Applicazioni principali: Ricerca climatica, sviluppo AI, neuroscienze, simulazione quantistica
• Implementazione: 24.000 chip NVIDIA, efficienza energetica record, raffreddamento sostenibile
• Impatto: Posiziona l’Europa nella competizione globale per la supremazia tecnologica
JUPITER non è solo il supercomputer più veloce d’Europa: è la base tecnologica per l’indipendenza digitale del continente nell’era dell’intelligenza artificiale.
Chi ha scritto questo articolo
Questo articolo è stato redatto dal team di ricerca specializzato in tecnologie emergenti e calcolo ad alte prestazioni. Le informazioni sono aggiornate al settembre 2025 e basate su fonti ufficiali del Forschungszentrum Jülich e dell’EuroHPC Joint Undertaking.
Domande correlate:
- Quanto costa utilizzare il supercomputer JUPITER?
- Quali sono i requisiti per accedere a JUPITER?
- Come si confronta JUPITER con i supercomputer americani e cinesi?