La luna piena ti ruba il sonno. Non è una sensazione, non è superstizione: è un fatto biologico documentato da almeno quattro studi indipendenti condotti tra Svizzera, Ungheria, Stati Uniti e Argentina. Dormi venti minuti in meno, impieghi cinque minuti in più ad addormentarti, il tuo sonno profondo crolla del trenta percento e la melatonina nel sangue scende ai minimi. Il tutto senza che tu debba vedere la luna, senza che la sua luce attraversi la finestra. Il tuo corpo lo sa comunque. Come se avesse un orologio interno tarato sulle fasi lunari. Retaggio evolutivo? Molto probabile. Scomodo? Sicuramente.
Il laboratorio svizzero che ha scoperto tutto
Trentatré volontari dormono in un laboratorio dell’Università di Basilea. Non sanno che il loro sonno sarà analizzato in relazione alle fasi lunari. I ricercatori aspettano, registrano, confrontano. Quando arriva la luna piena, i dati cambiano: venticinque minuti di sonno in meno per tutti, trenta minuti in più per raggiungere la fase REM, melatonina ridotta. Gli uomini sembrano più colpiti delle donne: perdono fino a cinquanta minuti. Ma poi uno studio ungherese ribalta il dato: sono le donne a soffrire di più. Confusione? Sì. Ma una certezza emerge: la luna piena altera il sonno.
Christian Cajochen, coordinatore della ricerca svizzera pubblicata su Current Biology, racconta che l’idea gli è venuta in un pub. Sera di luna piena, ovviamente. “L’attività delle onde delta durante il sonno profondo diminuiva del 30%, il tempo per addormentarsi aumentava di 5 minuti e la durata totale del sonno era inferiore di 20 minuti”, spiega. I volontari erano completamente isolati dalla luce naturale. Il laboratorio non aveva finestre. Eppure il loro corpo rispondeva alle fasi lunari.

Dall’Argentina a Seattle: il sonno cambia ovunque
Il team dell’Università di Washington, insieme a ricercatori di Yale e dell’Università Nazionale di Quilmes in Argentina, ha portato da tempo la ricerca anche fuori dal laboratorio. Lo studio pubblicato su Science Advances nel 2021 ha monitorato il sonno di 98 abitanti di tre comunità indigene Toba-Qom nella provincia argentina di Formosa, più 464 studenti universitari di Seattle. Le comunità argentine avevano accesso diverso all’elettricità: una nessun accesso, una limitato, una completo.
Risultato? Il sonno oscillava con il ciclo lunare in tutti i gruppi. Nei giorni che precedevano la luna piena, le persone andavano a letto più tardi e dormivano meno. La variazione totale del sonno andava da 46 a 58 minuti durante il ciclo lunare. L’orario di coricamento variava di circa 30 minuti. L’effetto era più pronunciato nelle comunità senza elettricità, ma presente ovunque.
“Ipotizziamo che i modelli osservati siano un adattamento innato”, spiega Leandro Casiraghi, coautore dello studio. “Ha permesso ai nostri antenati di sfruttare questa fonte naturale di luce serale”. Quando c’era più luce lunare disponibile, restavano svegli più a lungo. Cacciavano, lavoravano, socializzavano. Il corpo umano si è adattato a questo ritmo per millenni. E non se lo è dimenticato.
Melatonina in caduta libera
La melatonina è il regista del sonno. La ghiandola pineale la produce quando il buio arriva, preparando il corpo al riposo. Durante la luna piena, i livelli crollano anche senza esposizione diretta alla luce lunare. È tipo un interruttore genetico che si attiva automaticamente. Lo studio svizzero ha misurato una diminuzione significativa dei livelli di melatonina endogena nei partecipanti durante le notti di plenilunio.
Il meccanismo è lo stesso che spiega perché guardare lo smartphone prima di dormire è una pessima idea. La luce blu inibisce la melatonina. La luna, con la sua luminosità crescente nei giorni che precedono il plenilunio, fa qualcosa di simile. Solo che funziona anche se sei chiuso in una stanza senza finestre. Il corpo “sa” che è luna piena. Come lo sappia esattamente è ancora oggetto di studio.
Luce artificiale e ritmo lunare
Horacio de la Iglesia, docente di Biologia all’Università di Washington, fa notare un paradosso. “La luce artificiale interrompe i nostri orologi circadiani innati facendoci andare a letto più tardi e dormire meno. Ma non usiamo mai la luce artificiale per anticipare il mattino. Sono gli stessi schemi che osserviamo con le fasi lunari”.
In pratica, quando abbiamo inventato l’elettricità, abbiamo replicato artificialmente quello che la luna faceva naturalmente: estendere le ore di veglia serali. La differenza è che la luna lo faceva pochi giorni al mese. Noi lo facciamo tutte le sere.

Cosa fare quando c’è la luna piena
Se ti ritrovi a girare nel letto durante la luna piena, ecco qualche strategia pratica. Oscura completamente la camera da letto con tende pesanti o usa una mascherina per gli occhi. Evita schermi luminosi almeno un’ora prima di dormire. Crea una routine serale rilassante con tisane o un bagno caldo. Niente caffeina dopo le 16. E se proprio non riesci ad addormentarti, alzati e fai qualcosa di rilassante invece di rimanere a fissare il soffitto.
La ricerca continua. I prossimi studi dovranno chiarire se l’effetto agisce attraverso i ritmi circadiani innati o se esistono altri fattori. Ma una cosa è certa: la luna piena non è più solo folklore. È biologia. E il tuo corpo lo sa, anche quando tu non te ne accorgi.