Comprare un mobile da IKEA significa un pomeriggio con istruzioni illustrate, una chiave a brugola e la speranza di non avere pezzi avanzati. Comprare pannelli solari IKEA, invece, significa che qualcun altro farà tutto il lavoro al tuo posto. Il colosso svedese ha appena lanciato nel Regno Unito una gamma completa di servizi per l’energia domestica: pannelli fotovoltaici, pompe di calore e colonnine di ricarica per auto elettriche.
Niente fai da te, stavolta. L’installazione è professionale, la garanzia arriva fino a 15 anni e il preventivo è gratuito. Un cambio di passo per un’azienda che ha costruito il suo impero sul concetto di autoassemblaggio, ma che stavolta preferisce lasciare trapano e cacciavite agli esperti.
Soly e Aira, i partner che fanno il lavoro sporco
IKEA non produce pannelli solari né pompe di calore. Fa quello che sa fare meglio: mettere insieme partner affidabili e rendere accessibile qualcosa che altrimenti sembrerebbe complicato. Per il fotovoltaico ha scelto Soly, specialista olandese in impianti solari domestici. Per le pompe di calore si affida ad Aira, produttore svedese di sistemi di riscaldamento ad alta efficienza. Entrambi offrono quello che nell’universo IKEA mancava: competenza tecnica e capacità installativa. Il processo è lineare. Si richiede un preventivo gratuito tramite il sito IKEA UK, si riceve una valutazione energetica della propria abitazione e poi tecnici certificati installano tutto. Garanzia inclusa: minimo 10 anni per i pannelli solari, fino a 15 anni per le pompe di calore Aira.

Pannelli solari IKEA: dalla Germania al Regno Unito, con ambizioni europee
Il servizio era partito in Germania all’inizio del 2025 come progetto pilota. IKEA aveva testato la formula “energia domestica chiavi in mano” con Svea Solar (altro partner svedese) e Aira, verificando la risposta del mercato. Secondo PV Magazine, l’accoglienza è stata positiva, tanto da spingere l’azienda a espandere rapidamente il servizio. Nel Regno Unito, IKEA ha sostituito Svea Solar (che lì non è presente) con Soly per i pannelli fotovoltaici, mantenendo Aira per le pompe di calore. La logica è chiara: sfruttare partner locali o con forte presenza nel mercato di riferimento, garantendo assistenza post-vendita e manutenzione sul territorio.
L’offerta include anche batterie di accumulo per immagazzinare l’energia solare in eccesso e colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Soly fornisce l’app Soly Brain per monitorare produzione e consumo energetico in tempo reale. Aira offre un servizio di manutenzione continua per le pompe di calore, con interventi programmati inclusi nella garanzia estesa.
Incentivi statali e risparmio reale
Il governo britannico offre incentivi per l’installazione di pompe di calore e pannelli solari. Gli utenti che soddisfano determinati criteri possono accedere a sussidi statali che riducono significativamente il costo iniziale. IKEA e i suoi partner evidenziano queste opportunità direttamente nei preventivi, facilitando l’accesso alle agevolazioni.
Il risparmio energetico è concreto. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, entro il 2030 le energie rinnovabili copriranno il 50% della domanda elettrica globale, con il fotovoltaico in testa. Installare pannelli solari oggi significa proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi energetici domani. Le pompe di calore, poi, sono fino a quattro volte più efficienti di una caldaia a gas tradizionale.
Pannelli solari IKEA, Italia e resto d’Europa: prossimi passi?
In Italia, IKEA collabora già con Svea Solar per la vendita di impianti fotovoltaici domestici e pompe di calore tramite il sistema Solstråle. L’offerta include pannelli da 465 Wp, installazione professionale e accesso a incentivi fiscali come la detrazione del 50% per le prime case: sono previste, da questo mese, nuove offerte dedicate ai clienti IKEA. La direzione è tracciata. IKEA vuole diventare un punto di riferimento per l’energia domestica rinnovabile, sfruttando la sua rete di negozi e la fiducia del brand. Se il modello UK funziona, è probabile che altri mercati europei seguiranno.

Resta da vedere se il pubblico accoglierà IKEA come fornitore di energia con lo stesso entusiasmo riservato ai mobili componibili. Ma l’idea di rendere semplice qualcosa che spesso appare ostico ha sempre funzionato per l’azienda svedese.
Stavolta, però, senza istruzioni illustrate da interpretare. E senza pezzi avanzati.