Sebbene si parli spesso di riqualificazione nelle città, il tema degli spazi pubblici (o paesaggi urbani, che dir si voglia) è sempre un po’ snobbato dai designer e dai politici.
Eppure l’architettura del paesaggio urbano è sempre più necessaria. Ridisegnare gli spazi in comune tra i cittadini è una sfida di tutto rispetto.
Ecco quattro nuovi progetti che puntano a restituire qualcosa ai cittadini in termini di estetica e utilità. Si tratta di approcci e contesti diversi, ma hanno qualcosa di importante in comune, l’accento sulla connessione tra gli individui.
L’ambasciata americana a Londra fa un uso ‘diplomatico’ anche del paesaggio
Il progetto, che combina il design di KieranTimberlake ed OLIN, fa in modo che anche gli spazi pubblici richiamino alla mente i paesaggi americani, riuscendo comunque a miscelare perfettamente questa atmosfera con il quartiere circostante.
Nel giardino botanico di Chicago c’è un compagno di giochi tutto verde
No, non è Hulk. È un nuovo spazio che aiuta i bimbi a interagire più profondamente con la natura.
Il Regenstein Learning Campus incoraggia i ragazzi alla scoperta sensoriale del mondo naturale: meno campi plasticosi e più esperienze stimolanti.
A Detroit gli isolati abbandonati diventano parchi pubblici
Nella celebre città dell’auto la sfida maggiore della riqualificazione da rima con redistribuzione. Bisogna ricostruire un’equità sociale perduta tra i tanti rimescolamenti industriali.
Un piano allo studio da parte del team di architetti Spackman Mossop Michaels (SMM) sta rimettendo in collegamento gli spazi del quartiere Fitzgerald, il cui tessuto urbano è stato letteralmente obliterato da sfratti, confische per mutui non pagati e chiusure di esercizi commerciali.
A Montreal va in scena la “reincarnazione urbana”
Un parco pubblico nella città canadese punta a correggere gli errori di valutazione dei vecchi piani urbanistici. Un team loale di designer e architetti, il Groupe Rousseau Lefebvre ha trasformato una superstrada degli anni ’60 in “una porta prestigiosa, funzionale e di facile accesso al centro città”.
Il presente è già passato, ed è fatto di città che minano la nostra salute fisica e mentale.