Humm non è solo il suono prodotto dai miei dubbi su questo dispositivo. È il nome stesso del dispositivo! Un elettrostimolatore cerebrale che promette di migliorare funzioni cognitive e memoria.
I dispositivi che sfruttano il principio di stimolazione transcranica a corrente alternata (tACS) sono diventati tanti negli ultimi anni. Lo scopo è quello di modulare l'attività del cervello applicando al cranio (generalmente sulla fronte) una debole corrente elettrica.
Nel caso di Humm la stimolazione è applicata ad una frequenza di 6Hz, che nelle dichiarazioni della società dovrebbe potenziare le onde theta della corteccia prefrontale.

"La memoria lavora ad una bassa frequenza specifica, quella delle onde theta. Con l'età la forza delle nostre onde theta decresce naturalmente e il cervello perde sincronia con loro, col risultato che la memoria inizia a deteriorarsi. Humm sfrutta il noto metodo tACS per ripristinare la sincronia e rafforzare la memoria stimolando con gentilezza il cervello alla frequenza di 6Hz. tACS si comporta come un direttore d'orchestra che fa suonare insieme i neuroni, permettendo alle diverse aree del cervello di comunicare meglio".
Mi ha colpito lo studio che avrebbe mostrato l'efficacia di Humm oltre l'effetto placebo. Mi aspettavo qualcosa di più vicino al marketing che alla scienza: devo dire però che sembra scritto bene e i criteri adottati sono tali da passare una revisione, anche perché altrimenti non sarebbe stato pubblicato.
Il team di Humm ha distribuito su un gruppo di 36 volontari un numero random di stimolazioni o di placebo. L'esperimento è stato condotto peraltro alla cieca, senza spiegare ad alcun volontario la natura degli stimoli o la loro finalità.
Il gruppo stimolato con Humm ha svolto test in modo migliore sia durante che dopo le stimolazioni rispetto al gruppo placebo.

Nella puntualità dei report il paper Humm si spinge anche oltre gli standard, arrivando a incorporare anche dati e grafici sui risultati individuali di ciascun partecipante al test.
Humm, i miei dubbi
In altre parole mi pare un esperimento molto ben strutturato, salvo che per un problema: il numero dei partecipanti. Troppo esiguo, 36 volontari divisi in due gruppi è davvero pochino. Non è un blocco minuscolo, ma nemmeno così rilevante, e personalmente vorrei vedere esperimenti su campioni più ampi prima di acquistare un prodotto del genere.
E poi non ritengo così probabile che Humm migliori davvero cognizione memoria. La stimolazione tACS del dispositivo distribuisce sulla corteccia prefrontale del cervello una corrente di 6Hz. Ma le onde theta variano di frequenza a seconda della persona in un range che va dai 4 ai 7Hz. Non tutti hanno onde theta "esattamente" di 6Hz. E gli altri?
Se le mie onde theta viaggiano ad esempio alla frequenza di 5Hz, una stimolazione di 6Hz non mi aiuterà. Potrebbe perfino "disarmonizzare" le cose, per quanto ne so.
Insomma, nel dibattito scientifico sulla stimolazione transcranica a corrente alternata io, profano della scienza, non mi schiero a favore né contro, ben sapendo che ci sono studi a favore e contro questo metodo.