Un team di ricerca ha addestrato con successo un sistema intelligente per creare semplici utensili combinando degli oggetti.
Lo studio ha contribuito a sviluppare una nuova capacità di ragionare su forma e funzione degli oggetti. È un grande passo avanti nella creazione di intelligenze artificiali e robot tuttofare capaci di ricavare soluzioni utili per cavarsi di impaccio anche in ambienti potenzialmente pericolosi.
Mi ricorda qualcosa
Un telefilm di successo degli anni '80 raccontava le avventure di un tizio capace di venir fuori da situazioni incredibili con l'esercizio di creatività e pensiero laterale. Si chiamava MacGyver, e con un triciclo e un pezzo di nastro isolante costruiva un satellite spia. Per dire.
In questo studio i ricercatori hanno tentato un approccio "MacGyver", fornendo al robot una serie di pezzi e chiedendogli di ottenere uno specifico utensile.
Dopo attento esame, e innumerevoli tentativi, l'AI che guida il robot tuttofare si è mossa. Il machine learning ha permesso di collegare la forma degli oggetti alla loro funzione.
Ad esempio, imparando che la concavità di una ciotola trattiene i liquidi, il sistema ha utilizzato una ciotola per realizzare un cucchiaio.
Nella seconda fase dello studio il sistema ha poi imparato ad assemblare parti e forme diverse per ottenere utensili. Da allora ha realizzato martelli, spatole, cacciaviti ed altro.
“Il cacciavite realizzato dall'AI è stato interessante: il robot ha combinato delle pinze e una moneta,” dice Lakshmi Nair, studente alla scuola di Interactive Computing al Georgia Institute of Technology. “Ha ragionato sul fatto che le pinze abbiano la capacità di stringere oggetti, e ha intuito che una moneta avrebbe potuto fare da punta di un cacciavite. Ha messo insieme le cose e ha creato una cosa nuova".
Il prossimo passo è insegnare al robot tuttofare che non solo la forma, ma anche la densità di un materiale sono connessi.
“Sappiamo bene che i martelli sono forti e resistenti: nessuno di noi realizzerebbe un martello con la schiuma di lattice. Dobbiamo trasmettere questa forma di pensiero al robot," dice Nair.
Lo studio porterà a robot capaci di assistere gli umani in scenari nei quali può essere necessario pensare velocemente per trovare soluzioni in grado di scongiurare un pericolo.