La concentrazione di gas serra nell’aria è arrivata a una volta e mezza quella che era prima della rivoluzione industriale, afferma la World Meteorological Association.
Dopo il picco record già raggiunto nel maggio scorso, il livello di CO2 nell’atmosfera terrestre ha raggiunto anche la media record di 407,8 parti per milione l’anno scorso, ha annunciato ieri in un report la World Meteorological Association.
I risultati “hanno sottolineato il divario evidente e crescente tra gli obiettivi concordati per affrontare il riscaldamento globale e la realtà reale”, afferma tra le altre cose la nota.
La C02 non accenna a scendere, come se niente fosse
L’aumento dei livelli di CO2 nell’atmosfera dal 2017 al 2018 è stato “appena superiore alla media nell’ultimo decennio”, secondo il comunicato stampa dell’WMA. Il risultato pone la concentrazione totale del gas a quasi il 150% in più rispetto al 1750, prima della Rivoluzione industriale che ha evidentemente accelerato il tasso di emissioni di carbonio.
Anche le concentrazioni di altri due principali gas serra, il metano e il protossido di azoto sono aumentate lo scorso anno a un tasso superiore alla media del decennio.
La CO2 nell’atmosfera non frena
“Non vi è alcun segno di rallentamento, per non parlare di un calo, nella concentrazione di gas serra nell’atmosfera. Nonostante tutti gli impegni previsti dall’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici“. Lo afferma il segretario generale dell’OMM Petteri Taalas nella dichiarazione dell’organizzazione.
“Vale la pena ricordare che l’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione comparabile di CO2 è stata 3-5 milioni di anni fa. Allora, la temperatura era più calda di 2-3 ° C, il livello del mare era di 10-20 metri più alto di adesso.”
L’attuale concentrazione di CO2 nell’atmosfera è la cosa più vicina a un “Orologio dell’Apocalisse”. Si, più delle armi atomiche. Un orologio che si avvicina sempre di più alla mezzanotte.
La nostra capacità di preservare la civiltà come la conosciamo, evitare l’estinzione di massa delle specie e lasciare un pianeta sano ai nostri figli dipende dalla nostra capacità di fermarci in tempo.