Un team di Cambridge afferma in uno studio che l’acqua è “comune” su altri pianeti. La ricerca potrebbe cambiare la nostra comprensione di come si formano i pianeti e dove possiamo trovare la vita extraterrestre.
La scoperta viene dalla più ampia indagine sulle composizioni chimiche dei pianeti mai condotta e ci incoraggia a cercare vita extraterrestre ed acqua su altri pianeti all’interno del sistema solare e altrove. Abbiamo avuto nel recente passato evidenze da singoli esopianeti (una, sorprendente, è di questo settembre).
La ricerca
I ricercatori hanno utilizzato i dati di 19 esopianeti per ottenere misurazioni dettagliate delle loro proprietà chimiche e termiche.
Hanno esaminato un’ampia varietà di mondi diversi. Dai “mini-Nettuno” relativamente piccoli (solo 10 volte più grandi della nostra Terra) ai “super-Giove” grandi 600 volte il nostro pianeta, e corpi celesti che si trovano in un range di temperature tra 20°C e 2000°C
L’acqua extraterrestre è comune. E la vita?
Il risultato di queste ricerche è stato la constatazione che l’acqua era “comune” in molti di quegli esopianeti.
“Stiamo osservando i primi segni di modelli chimici nei mondi extraterrestri e stiamo vedendo quanto possano essere diversi in termini di composizioni chimiche”, ha dichiarato il capo del progetto, il dott. Nikku Madhusudhan, dell’Institute of Astronomy di Cambridge.
Utilizzando i dati di una vasta gamma di diversi telescopi sia nello spazio che a terra, i ricercatori hanno scoperto vapore acqueo in 14 dei 19 pianeti osservati, e abbondanza di sodio e potassio in 6 pianeti.
Acqua su altri pianeti, “poca” ma “quasi ovunque”
Acqua comune, dunque. Ma non abbondante. La presenza di ossigeno negli esopianeti osservati, e questo è un dato sorprendente parlando di acqua, è inferiore rispetto ad altri elementi. L’atmosfera “media” degli esopianeti finora osservati cancella buona parte dell’ossigeno come farebbe un comune smacchiatore.
“È incredibile vedere una quantità di acqua così bassa nelle atmosfere di tanti pianeti in orbita attorno a una stella”, afferma il dott. Madhusudhan.
I nuovi dati ci danno una comprensione degli esopianeti più dettagliata di quella che abbiamo dei pianeti più vicini, hanno detto gli scienziati.
“Misurare l’abbondanza di questi prodotti chimici in atmosfere esoplanetarie è qualcosa di straordinario, considerando che non siamo ancora stati in grado di fare lo stesso per pianeti nel nostro sistema solare, tra cui Giove, il gigante gassoso a noi più vicino”, afferma Luis Welbanks, uno dei principali autori dello studio e dottorando presso l’Istituto di Astronomia.
La scoperta cambia la nostra comprensione su vita extraterrestre e presenza di acqua su altri pianeti.
“Dato che l’acqua è un ingrediente chiave della nostra nozione di abitabilità sulla Terra, è importante sapere quanta acqua può essere trovata nei sistemi planetari oltre la nostra, per misurare la presenza di vita in altri pianeti”, aggiunge Madhusudhan. E la ricerca dei pianeti con acqua (chissà, il prossimo potrebbe essere Venere, anche perchè indizi di vita su venere ce ne sono) sarà sempre più massiva.
I risultati, una parte del l’immensa ricerca durata 5 anni sulla composizione chimica delle atmosfere di pianeti fuori dal sistema solare, sono riportati sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
Nuovo impulso alla ricerca di vita extraterrestre.