I fegati umani donati possono essere mantenuti in vita per sette giorni in una nuova macchina. Il dispositivo sembra anche migliorare la qualità dei fegati, come affermano i ricercatori autori dello studio, che si augurano consenta a più persone di ottenere trapianti.
Come è facile immaginare, i fegati umani sono molto richiesti. Un adulto che in Italia ha bisogno della donazione di un fegato da trapianto deve attendere in media un anno e mezzo.
Parte del problema è la breve durata del fegato fuori dal corpo. I protocolli standard possono mantenere sani gli organi per circa 12 ore, anche se lo scorso settembre un team ha raffreddato i fegati a -4 ° C per tenerli in vita per un giorno e mezzo.
Pierre-Alain Clavien dell'Università di Zurigo in Svizzera e i suoi colleghi hanno fatto un ulteriore passo avanti, usando una macchina per mantenere in vita i fegati umani per ben sette giorni. Gli organi non solo sopravvivono, ma sembrano diventare più sani, con un calo dei livelli di composti presenti di solito in concomitanza di lesioni e infiammazioni.
Come funziona la macchina che ripara il fegato da trapianto
La macchina fornisce ossigeno e sostanze nutritive ai fegati e mantiene una pressione simile a quella presente all'interno del corpo. Elimina anche i prodotti di scarto cellulare come l'anidride carbonica.
Clavien e i suoi colleghi hanno sviluppato il dispositivo negli ultimi quattro anni usando per i test dei fegati di maiale. Nell'ultimo esperimento, il team ha utilizzato 10 fegati umani troppo danneggiati per essere trapiantati. Sei di questi fegati sono sopravvissuti nel dispositivo.

E sembravano funzionare, afferma il team. Le cellule hanno continuato a svolgere funzioni di base come il mantenimento del metabolismo energetico di base e la produzione di proteine.
Nel corso della settimana gli organi si sono ridotti. Alla fine dei sette giorni, i sei fegati "sopravvissuti" erano grandi circa un quarto delle loro dimensioni originali, ma questo sembra semplicemente un segno di riduzione del gonfiore.
"Il team va elogiato per il risultato tecnico", afferma Simon Afford presso l'Università di Birmingham, Regno Unito. Ma per lo studioso i ricercatori devono ancora dimostrare che la macchina migliorerà i trapianti. La maggior parte dei chirurghi preferisce in ogni caso rimuovere e impiantare i fegati donati entro poche ore.
Riferimenti: Nature Biotechnology, DOI: 10.1038 / s41587-019-0374-x