Essere fermati da un poliziotto in USA può non essere una esperienza piacevole. Abbiamo avuto tante volte notizia di situazioni delicate poi concluse bene, ma non fila sempre tutto liscio.
Secondo Reuben Brewer, ingegnere senior di ricerca sulla robotica presso il dipartimento di tecnologie applicate e scienza della SRI International (ATSD) e "papà" del robot poliziotto, un fermo può diventare perfino traumatico o pericoloso.
Non sembrano affermazioni poi così peregrine.
Dalla descrizione del video: "ogni anno 16.915.140 conducenti di veicoli vengono fermati nel traffico. 195.078 automobilisti riferiscono che su di loro è stata usata forza fisica e 4.488 ufficiali di polizia vengono aggrediti. 89 di questi automobilisti muoiono e 11 di quegli ufficiali muoiono".
Per questo, per evitare conseguenze così disastrose, Brewer ha inventato un "Robocop" che non può fare né farsi del male. "Il nostro robot poliziotto potrà andare tra le persone per proteggere tutti", ha aggiunto Brewer.
Questo robot poliziotto non è un androide autonomo, ma più una "propaggine" dell'agente, che resta in auto e comunica attraverso questo tramite cibernetico. Nello schermo posizionato all'altezza del "volto" del Robocop viene mostrato il volto dell'agente, che può comunicare con il conducente tramite telecamere e altoparlanti. Il braccio robotico telescopico può raccogliere documenti e portarli all'attenzione del terminale.
A conti fatti, se il compito fosse solo quello di fermare un conducente e comminare una sanzione o leggere i documenti non c'è nulla che questo robot poliziotto non potrebbe fare come un vero agente. Divertente pensare che tutto sia iniziato nel garage di Brewer. Mi ricorda qualcosa.
Brewer ora ha grandi progetti per il suo robot poliziotto.
"Questo prototipo di robot poliziotto è un lavoro in corso che ho iniziato nel mio garage, e ora lavoro alla SRI International. Certo, rappresenta solo una parte della soluzione al problema della violenza nelle situazioni come questa, Ma spero che un giorno possa salvare delle vite", conclude.