Uno studio appena pubblicato dal Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CCDC) offre una vasta visione del coronavirus in corso. Il documento esamina ben 44.000 dei pazienti contagiati. Ora sappiamo di più sul killer, e personalmente ravviso per la prima qualcosa di rassicurante.
Mentre i casi di coronavirus Covid-19 superano ormai i 74.000 contagi, il Direttore Generale dell'OMS conferma: i dati di questo nuovo, gigantesco studio fanno luce su alcune lacune nella nostra comprensione della malattia.
"Questi dati sul Coronavirus ci consentono di comprendere meglio la fascia di età delle persone colpite, la gravità reale della malattia e il tasso di mortalità", afferma Tedros Adhanom Ghebreyesus. "In quanto tali, sono molto importanti per consentire all'OMS di fornire dati attendibili".
Il coronavirus visto da vicino
Il rapporto copre ben 44.672 casi confermati di Covid-19:
- 1.023 morti fino ad oggi;
- Il tasso di mortalità totale è del 2,3%.
- La maggior parte dei decessi ha età superiore ai 50 anni;
- Quasi 20.000 casi su pazienti sotto i 49 anni, ma solo 64 decessi;
- 416 casi confermati ma nessun decesso nei bimbi fino a 9 anni;
- Il tasso di mortalità nei pazienti con più di 80 anni è il 14,8%;
- Oltre l'80% dei casi osservati è di lieve entità
Uno dei misteri prevalenti che circondano il coronavirus è perché i tassi di infezione siano così bassi nei bambini. Per essere sintetici: gli esperti non lo sanno ancora.
Potrebbe esserci un motivo fisiologico per cui i bambini hanno meno probabilità di contrarre il virus, ma è altrettanto probabile che questi bassi tassi di infezione siano dovuti a delle efficaci misure di quarantena.
In termini di gravità della malattia, il fatto che oltre l'80% dei casi confermati sia stato classificato come lieve significa che la stragrande maggioranza delle persone contagiate soffre solo di sintomi lievi che non progrediscono in polmonite.
Situazione più seria per chi ha anche altre patologie
- Il tasso di mortalità di persone che non soffrono di altra patologia è dello 0,9%;
- Quello di persone che hanno già malattie cardiovascolari è del 10,5%;
- Quello di persone che hanno già il diabete è del 7,3%;
- Quello di persone che hanno già malattie respiratorie croniche è del 6,3%;
- Quello di persone che hanno già ipertensione è del 6%;


Dati reali coronavirus, Tendenza lieve al ribasso dei contagi, ma la situazione può cambiare ancora
Il nuovo rapporto identifica anche una tendenza al ribasso nei nuovi casi, che suggerisce un possibile declino nell'epidemia. Ma il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus mette in guardia dall'interpretare questa tendenza al ribasso come la fine del problema.
"Questa tendenza deve essere interpretata con molta cautela", afferma. "Le tendenze possono cambiare se verranno colpiti nuovi paesi oltre la Cina. È troppo presto per dire se questo calo segnalato continuerà. Ogni scenario è ancora sul tavolo".
Piccoli segni di speranza
Il rapporto, prodotto dal The Novel Coronavirus Pneumonia Emergency Response Epidemiology Team, osserva con un velo di ottimismo che la tendenza al ribasso della curva epidemica potrebbe essere un'indicazione del successo delle misure di contenimento adottate dal governo cinese nelle ultime settimane.
"… la tendenza al ribasso della curva epidemica complessiva suggerisce che forse l'isolamento di intere città e la trasmissione di informazioni critiche (ad esempio, la promozione del lavaggio delle mani, dell'uso delle maschere e della ricerca di cure) in alta frequenza attraverso più canali stanno contribuendo a contenere l'epidemia”.
Occhio al "rimbalzo"
Il team avverte però di una prossima, possibile nuova impennata dei contagi, poiché le misure di quarantena si allentano inevitabilmente e un gran numero di persone tornerà alle attività quotidiane.
"Anche se l'epidemia sembra essere in declino, potremmo ancora affrontare ulteriori sfide. Un numero enorme di persone tornerà presto al lavoro e a scuola dopo le estese vacanze di Capodanno. Dobbiamo prepararci per un possibile rimbalzo dell'epidemia di Covid-19 nelle prossime settimane e mesi ", conclude il team.
L'importante è conoscere il nemico.
I dati reali sul coronavirus ci mostrano la strada: Covid-19 va fronteggiato con la massima determinazione senza panico, proteggendo tutti.