Chi non ricorda quella fantastica scena di Guerre Stellari in cui Leia lancia un accorato appello a Luke Skywalker attraverso un ologramma (riformulo: un messaggio olografico)? Io, perché non amo la saga. Ok, lapidatemi, però io una introduzione al post dovevo pur farla. A un post lungo come questo, peraltro, nel quale racconterò come funzionano gli ologrammi e cosa ci si può fare.
Da quella scena in poi, ad ogni modo, gli amanti del futuro negli anni 70 hanno iniziato ad immaginare il futuro della tecnologia olografica. Davanti ai loro occhi, il sogno di un giorno in cui potremo chattare con proiettori olografici e rappresentazioni olografiche di persone come se fossero proprio di fronte a noi. Ologrammi statici e ologrammi trasparenti, o ologrammi video: non fa differenza, l’importante è vedere un ologramma davanti a noi, a mezz’aria.
Oggi è la videochiamata il mezzo più vicino alle modalità immaginate 40 anni fa. Immagini in movimento che partono da semplici riprese, non “macchinabili” per usare un gergo tecnico. E gli ologrammi macchinabili veri e propri? Saranno prima o poi un pezzo funzionale della tecnologia moderna o resteranno per sempre relegati nei laboratori di scienza e nelle opere di fantascienza? Avremo reali ologrammi 3D in movimento, o semplici ologrammi fai da te?
Significato ologramma etimologia
Se analizziamo l’etimologia della parola ologramma senza scomodare necessariamente wikipedia, le idee si fanno più chiare. Dalla definizione di tecnica olografica traiamo anche la destinazione. Il significato del termine “Ologramma” viene da “Olo” (tutto) e “Gramma” (Scrittura). Vuol dire letteralmente “registrare tutto”, “scrivere tutto”. Non è una fotografia. Neanche una proiezione 3D. Non è uno specchio che restituisce semplicemente ciò che vede. È un sistema che raccoglie e conserva molte, molte più informazioni. In sintesi: la risposta alla domanda “che cosa sono gli ologrammi” va ben al di là di ogni dizionario!
Sono in arrivo veri ologrammi?
Se state pensando ad aprire una società di produzione ologrammi 3D, sappiate che potrebbe avere un futuro. Una delle tecnologie più vicine alla vera tecnologia olografica vista nei film è la realtà aumentata. La realizzazione e l’applicazione dei video ologrammi 3D trova proprio la sua esaltazione nell’arricchimento della realtà. I visori con questa tecnologia forniscono tutto ciò che immagineresti sarebbe un ologramma 3D.
Con un dispositivo come questo che crea ologrammi puoi guardare il mondo intorno a te e vedere le cose proiettate olograficamente direttamente nello spazio intorno a te. Puoi anche guardare filmati olografici: scene da un compleanno del passato da rivivere direttamente, come parte in causa all’interno di una scena. In effetti credo che quello degli “eventi olografici” potrebbe diventare un bel business nel quadro più ampio dell’olografia digitale, o chissà, anche dell’olografia interattiva. La possibilità di fare un video 3d olografico di un matrimonio girando diverse scene, e poi a distanza di anni fare domande e risposte a un testimone di nozze o a un invitato come se fosse ancora lì è qualcosa di impareggiabile. E poi chissà cos’altro: dai finestrini degli aerei ai cellulari olografici, passando per la fotografia olografica e una rivoluzione nei cinema con la proiezione olografica 3D senza bisogno di occhialini.
Come funzionano gli ologrammi (o dovrei dire le proiezioni olografiche?)
Tecnicamente parlando, ciò che viene presentato nella realtà aumentata è davvero un ologramma, cioè è un oggetto virtuale 3D che non è proprio lì ma sembra ci sia. E gli ologrammi tridimensionali, se ben fatti, hanno un effetto sbalorditivo. Sono oggetti veri e propri, che hanno e conservano un significato. Proiettare ologrammi può creare un ricordo, realizzare un tessuto immaginario senza termine. Un ologramma video, di fatto, è un ricordo oggettivato. Ologrammi fai da te – Se ti incuriosisce sapere come fare un ologramma, un’immagine olografica semplice, c’è un piccolo tutorial che puoi trovare qui. Altre risorse su come fare ologrammi (nello specifico: un video ologramma) o per capire una proiezione olografica come funziona sono a disposizione a questo indirizzo (ma in rete è pieno di spettacoli come questo: buona visione e attenti al bollino rosso!).
Il più importante alfiere di questa tecnologia AR è HoloLens di Microsoft, dispositivo specifico per le immagini olografiche o per il video olografico. In gran parte, la lentezza dell’adozione della realtà aumentata come tecnologia pseudo-olografica è in gran parte dovuta al fatto che sono necessarie apparecchiature “speciali” per farlo funzionare. Serve un visore AR.
Tuttavia, alla fine, la tecnologia racchiusa nei dispositivi AR arriverà al punto di poter essere collocata nelle dimensioni di un paio di normali occhiali. Un ologramma significato, nell’accezione pura della “significazione”, cioè trasmesso, visibile senza quasi accorgersi dell’interfaccia necessaria a vederlo. Questo è ciò che Google Glass ha cercato di fare, ma era probabilmente in forte anticipo sui tempi, agendo sulla base di una brillante intuizione (o più che altro di una brillante proiezione del futuro).
E gli ologrammi senza l’uso di visori?
Diverse startup stanno lavorando a nuovi modi per presentare ologrammi al grande pubblico senza occhiali. Proiezioni speciali, laser speciali. Un ologramma laser. L’idea di un cellulare olografico. L’idea di un televisore olografico. Una di loro, Looking Glass Factory, sta lavorando su un dispositivo chiamato Holoplayer. Come dire: telefoni olografici ne abbiamo?
Attraverso il dispositivo, un utente crea oggetti olografici 3D, o eventi olografici 3D, che possono essere manipolati con gesti in aria. Quando guardi dritto, vedi la parte anteriore dell’immagine. Inclini la testa di lato e vedi il lato dell’immagine. Immaginate di visitare il Duomo di Milano, o la visione olografica di qualsiasi altro monumento, e passeggiargli intorno con uno di questi ologrammi 3D interattivi. Gli oggetti olografici (monumenti compresi) possono essere manipolati con gesti naturali: ad esempio, allungare la mano, fingere di afferrare e girare ruoterà gli oggetti 3D. Anche i gesti di swipe fatti nell’aria funzionano, portandoti all’oggetto successivo di una serie.
Detto questo, gli ologrammi “reali” sono essenzialmente già qui, si tratta solo di perfezionare ulteriormente la tecnologia, in modo che si adatti meglio alla vita quotidiana.
Gli ologrammi sono effettivamente utili?
In linea di principio, a me sembra proprio di si. La realtà olografica è una cosa che già funziona, ma può funzionare sempre meglio. Se chiudi gli occhi e pensi al futuro, comunque, immagini ologrammi ovunque. Possono essere utili per l’istruzione e la formazione tecnica, per la pubblica amministrazione, utili per ingegneri e progettisti che necessitano di una visualizzazione 3D del prodotto che stanno creando. Non parlo di un ologramma fatto in casa, ma di ologrammi laser che hanno richiesto alti costi di creazione e produzione. Anche per la stampa 3D. In queste applicazioni industriali la realtà aumentata e la tecnologia olografica sono estremamente utili.
Tecnologia olografica lato consumer? Questi ologrammi non stanno andando granchè bene
Anzitutto una domanda che può sembrare bizzarra: è possibile realizzare un ologramma fai da te? Mi sono documentato e la risposta è Si. E con diversi metodi, anche: ho cercato “ologramma 3d fai da te” su youtube e si è aperto un mondo. Questo è solo uno dei modi per creare ologrammi in casa, ma se cercate ne trovate a iosa.
Diversa è la situazione se ragioniamo di creazione ologrammi o produzione ologrammi con un prodotto destinato al largo consumo. Non c’è ancora uno standard per la macchina olografica, o un sistema operativo tipo Android che renda omogenei i tentativi e la pletora di schermi olografici 3d che vedremo nei prossimi anni. In tanti, anche addetti ai lavori, non sanno nemmeno come funzionano gli ologrammi. Certo, si tenta.
Ci sono già stati molti sforzi per rendere l’AR e la tecnologia olografica più focalizzati sul consumatore. Il fallimento degli occhiali Magic Leap segnano quest’anno la più importante battuta d’arresto per questo progetto. Eppure la tecnologia olografica sarebbe molto utile per le teleconferenze aziendali, specie in un mondo in cui il telelavoro sta diventando più comune per il contesto in cui viviamo.
Un altro regno in cui gli ologrammi potrebbero essere particolarmente utili è nel marketing dei consumatori.
Immaginate di camminare attraverso un centro commerciale e di ritrovare in giro ologrammi che perfezionano le vostre esperienze di acquisto. Se ci prendiamo del tempo per pensare alle possibilità, non c’è dubbio che ci sarebbero diversi modi efficaci di adoperare gli ologrammi nel marketing.
Come verranno utilizzati gli ologrammi in futuro
Per la maggior parte, la tecnologia olografica è un settore promettente del settore dei display tecnologici. Si stima che l’intero mercato dell’ologramma alla fine varrà 5,5 miliardi di dollari.
Le applicazioni tecnologiche olografiche più avanzate sono (come spesso accade) quelle in campo militare. Questo settore attira una pletora di denaro per la ricerca e lo sviluppo, che può riversarsi poi in applicazioni di consumo per la tecnologia. (è successo ad esempio con Il GPS).
In campo medico, la tecnologia olografica offre molte opportunità ai medici. C’è già una quantità significativa di imaging che può beneficiarne. Immaginate di essere in grado di trasferire rapidamente diagnostiche, radiografie e altri tracciati su un rendering olografico 3D. Scovare problemi interni sarebbe un’azione molto più immediata.
Gli ologrammi funzionano anche per il settore della sicurezza in modi che potreste non aspettarvi. Principalmente perché sono complessi e difficili da ricreare. Riformulo: impossibili con una tecnologia non proprietaria di proiettore olografico. Carte di credito e banconote incorporano con profitto questa tecnologia.
Infine, gli ologrammi sono un nuovo strumento anche per l’Arte. Immaginate sculture completamente digitali esposte in musei fisici: sarebbero un bel complemento moderno alle dotazioni presenti nelle collezioni. Accanto a un David di Donatello si potrebbero ammirare altre opere olografiche di quell’artista non presenti in quel museo. E che dire degli eventi misti fisici-olografici come qualche concerto con star “trapassate” o circhi con animali virtuali?
Per farla breve, gli ologrammi sono già qui e la tecnologia olografica sta migliorando sempre di più.
Aggiornamenti ad aprile 2021:
le aziende che investono in proiezioni 3d stanno incrementando gli sforzi. I grandi player come PORTL (ne ho parlato qui) e Microsoft con il suo Mesh (ne ho parlato qui) puntano a proiettare in 3d ologrammi e immagini a distanza per lavoro e videoconferenze. Una delle ultime novità in gradi di creare ologrammi 3d è Dragon O (ne ho parlato qui), una nuova tecnologia 3d che consiste in un display “cuboide” fatto di minuscoli LED, e in grado di realizzare una proiezione con effetto tridimensionale. Ma che dico “tridimensionale”, le dimensioni (almeno sulla carta) crescono costantemente: qualcuno parla già di ologrammi 7d, ma non chiedetemi cosa significa.