Gli spazi urbani si restringono di giorno in giorno e la situazione non migliorerà nel prossimo futuro, considerato l’andamento delle cose. Ci sono innumerevoli iterazioni progettuali che mirano a superare questa situazione difficile quando si tratta di mobilità nelle strade sovraffollate.
Una cosa che potrebbe tuttavia cambiare è il modo in cui bilanciamo la nostra vita lavorativa e quella del tempo libero. Potrebbe essere più semplice, allestito in uno spazio personale che rende il passaggio da un luogo all’altro un divertimento completo? Il pod del futuro Renault EO (acronimo che sta per “Everybody Own Your Space”) della designer Jun Young Kim risponde alla domanda.
Renault EO, l’iper Pod del futuro
Immaginate di avere una stanza in più a casa, che si possa spostare da sola con voi dentro. Ne abbiamo già parlato, ricordate? Renault EO è sostanzialmente questo. Un veicolo, certo, ma più un ambiente mobile: un luogo che si muove, nel quale lavorare senza distrazioni o semplicemente spostarsi in tutto relax. Godersi le immagini della città, o del luogo che preferiamo, mentre passano silenziosamente dal vetro.
Già, il vetro. Una materia intelligente, in questo concept, che può restituirci qualunque grado di trasparenza desideriamo, e anche il livello di luce preferito, da quella naturale a quella intensa in stile neon.
Puoi rilassarti o lavorare
Renault EO ha due modalità separate: Working Day e Resting Day. Gli interni dell’abitacolo si modificano su misura in base al profilo scelto. Il primo è più arioso e informale, il secondo ha una configurazione professionale con un display mobile e la possibilità di concentrarsi sul lavoro.
L’intera idea di questo concept design di Jun è quella di un pod del futuro. Un veicolo che può dare all’utente la massima libertà mentre è in viaggio per finire in uno spazio rilassato o essere pronto per un incontro veloce con un cliente importante. Inoltre, le due modalità di cabina possono essere ordinate come e quando richiesto o addirittura cambiate dal fornitore di servizi.
Queste cabine si adattano facilmente al sistema: mi ricordano vagamente quelle tazze di caffè americano che si vedono in giro. Si potrebbe usarle come ufficio viaggiante in settimana, e scambiarle con cabine “suite” per una gita nel weekend.