Un team di ingegneri dell'Università del New South Wales ha creato un grabber, strano nuovo strumento robotico "mutaforma" per raccogliere oggetti attraverso una presa fine e precisa.
A differenza dei robot basati sugli artigli, questo robot proboscide può avvolgere gli oggetti esercitando una presa decisamente migliore. E data la sua facilità di assemblaggio e la relativa economia dei materiali il grabber potrebbe essere disponibile in commercio in appena un anno.
Questo arto robot ispirato alla forma della proboscide di un elefante ma con il movimento di un serpente, per me ha un futuro assicurato.

Un robot proboscide come questo può diventare uno strumento stand alone, o addirittura essere applicato come plus agli attuali robot o strumenti oggi utilizzati per afferrare e trattenere oggetti meno flessibili, o capaci di applicare livelli di pressione inferiori.
Un robot proboscide
Il dottor Thanh Nho Do, direttore dell'UNSW Medical Robotics Lab, e l'assistente Trung Thien Hoang sono gli autori senior e principali dello studio pubblicato questo mese su Advanced Materials Technologies.
La maggior parte delle pinze utilizzate da individui, professionisti o macchine industriali sono ispirate alla mano umana o ad un artiglio. Sebbene ci siano vantaggi con questo design, non è l'ideale per afferrare oggetti dalla forma strana, o per oggetti fragili.
Meraviglie del nuovo design del grabber: sensori tattili e metallo liquido
Essendo un oggetto lungo e piatto, può trarre vantaggio dall'avere una superficie maggiore di una mano o di un artiglio. Questo aumenta la forza di presa senza la necessità di applicare più pressione, un principio che è noto a chiunque abbia provato a tenere qualcosa con le unghie anziché con il palmo.
Il movimento di avvolgimento è reso possibile dal "processo di produzione che coinvolge l'ingegneria computerizzata dell'abbigliamento e l'applicazione di sensori tattili a base di metallo liquido di nuova concezione e altamente sensibili per rilevare la forza di presa richiesta", secondo il coautore dello studio, il professor Nigel Lovell.
Dispone inoltre di un sensore di forza molto preciso. Gli consente di rilevare quanta presa è necessaria per evitare di rompere l'oggetto.
La capacità del robot proboscide di cambiare forma è considerata un ulteriore vantaggio, perché gli consente di entrare in piccoli spazi per raccogliere oggetti, come si vede nella dimostrazione con una matita in un tubo.
Le possibili applicazioni del grabber
Il prototipo di robot proboscide che è stato utilizzato durante i test pesava solo 8,2 grammi e sollevava un oggetto di 1,8 chilogrammi (quasi 4 libbre), ovvero più di 220 volte il suo peso.
Sorprendente, vero? I metodi di produzione del grabber sono scalabili. Le variazioni del design possono essere rese molto più grandi.
I ricercatori suggeriscono che lo strumento potrebbe trovare ampia applicazione in campi in cui vengono manipolati oggetti fragili. Agricoltura, operazioni di soccorso, servizi di assistenza e altre aree in cui pinze a forma di artiglio o mano sono poco pratiche o non ottimali.
Il team lavora per combinare il grabber con guanti tattili. Consentirebbero all'utente di controllare a distanza a distanza il robot proboscide sentendo il peso e la consistenza dell'oggetto.