Lo scorso 31 marzo ho pubblicato la storia di uno dei primi 45 volontari che hanno avviato la sperimentazione del vaccino Moderna di cui si parla oggi.
In una "gara" di efficacia, subito dopo l'annuncio di Pfizer (che mi ha lasciato molto perplesso non per il grado di successo, cosa che non posso verificare, quanto per le difficoltà di conservazione, cosa che è evidente) è arrivato l'annuncio di questo nuovo vaccino Moderna.
Vaccino Moderna: sulla carta ha molti, molti più vantaggi rispetto a quello di Pfizer
Il vaccino sviluppato da Moderna fa ben sperare per molte altre cose, non solo per l'efficacia dichiarata del 94,5%. Può essere un vaccino molto più distribuito e distribuibile, perchè soprattutto "economico". Sul piano logistico, infatti, non occorre raffreddare a -80° il prodotto. Non occorre una intera nuova catena del freddo e dei frigoriferi.
E non è necessario, nel vaccino Moderna, un fattore che da subito mi aveva lasciato molto perplesso. La necessità di trasportarlo in valigette (32 chili l'una) piene di ghiaccio secco da reimmettere di continuo durante il tragitto, per evitare il suo deperimento. Solo USA e Canada avevano la possibilità di produrre in tempi ragionevoli tutto questo ghiaccio secco. Ecco, nel vaccino Moderna non serve questa montagna di ghiaccio secco per il trasporto.
Questo sul piano economico si traduce in differenze tangibili.
- Costo di una dose di Vaccino Pfizer: 16 euro.
- Costo di una dose di Vaccino AstraZeneca: 2 euro.
Vedremo il prezzo di questo vaccino Moderna, che all'epoca ho registrato come “l’avvio più veloce di sempre di uno studio sui vaccini”. E ad ogni modo, prima che il mondo scientifico legga con molta attenzione tutti i documenti prodotti, quelle che leggo sono importanti dichiarazioni, dal forte impatto economico (specie in borsa) e nulla più.