Gli organizzatori delle Olimpiadi di Toyko 2020 sono nuovamente alle prese con la paura che i Giochi estivi vengano ancora annullati. La pandemia ha gettato il mondo in subbuglio e neanche la ricchezza combinata del governo giapponese e del CIO potrebbe essere in grado di offrire un evento a prova di Covid. Ma che vada avanti o meno, Tokyo 2020 verrà vista come la fine di un'era di Olimpiadi eccessive e sovrabbondanti.
Questa settimana il governo giapponese ha smentito categoricamente le notizie di un nuovo annullamento delle Olimpiadi. Tokyo però è alle prese con una terza ondata di Covid, e il primo ministro Yoshihide Suga ha dichiarato lo stato di emergenza nella capitale.
Olimpiadi? Non posso esserne certo, perchè un picco del virus sarebbe il proverbiale elefante nella stanza
Dick Pound, membro anziano del Comitato Olimpico Internazionale (CIO)
Tokyo 2020? Non s'ha da fare

Un recente sondaggio ha rilevato che circa l'80% dei giapponesi desidera che i Giochi vengano annullati o rinviati nuovamente. Il Giappone non dovrebbe iniziare le vaccinazioni fino a fine mese. Le Olimpiadi dovrebbero iniziare il 23 luglio, e le probabilità che questo accada si stanno francamente riducendo.
Il mese scorso il sito web del CIO ha riferito dei suoi piani per offrire "dei giochi adatti a un mondo post-corona", comprese le linee guida per "ridurre e minimizzare il numero dei residenti nel villaggio olimpico". Spesso i villaggi che ospitano gli atleti delle olimpiadi sono stati paragonati ad una Disneyland: oggi somiglierebbero alla Disneyland di Anhem, che ora è un centro vaccinale.
Sembra inevitabile che, se le Olimpiadi avranno luogo, la presenza di spettatori a Tokyo sarà ridotta al massimo. Gli organizzatori di Tokyo 2020 decideranno a marzo se i Giochi saranno solo televisivi. È probabile che saranno solo l'ombra delle Olimpiadi che abbiamo imparato a conoscere.
Un punto di non ritorno
Il cambiamento era già nell'aria in virtù della nuova consapevolezza sulla crisi climatica. Adesso una Tokyo 2020 sterile e senza spettatori o ancora cancellata, potrebbe essere uno spartiacque per i Giochi stessi. Un "buco nero" finanziario che spesso ha prodotto danni di lungo termine alle città ospitanti.

Rio 2016, le ultime Olimpiadi. Letteralmente.
Vi ricordate le ultime Olimpiadi? Rio 2016? L'infortunio di Nibali che cade a un passo dal sogno, lo strapotere di Bolt. La medaglia d'oro del calcio ad un "inevitabile" Brasile, con tutti i tifosi pazzi di gioia in un Maracanà strapieno. Momenti stupendi come questi sono il cuore di tutte le Olimpiadi.
Ma qual è il prezzo che ha pagato la città di Rio? Si stima che il Brasile abbia speso circa 11 miliardi di euro per organizzare i Giochi, immediatamente prima di cadere nella peggiore recessione della sua storia moderna. Nel 2017 c'erano molte costose sedi dei Giochi costruite già in uno stato di completa rovina. Ancora nel febbraio 2019 l'organizzazione di Rio 2016 aveva ancora più di 100 milioni di euro di debiti. Per consegnare i Giochi, la città di Rio non ha esitato a dispiegare anche le sue forze di polizia per spostare intere comunità, anche con la violenza.
L'eredità di Rio non dovrebbe sorprendere: è semplicemente una versione sudamericana della storia delle Olimpiadi moderne. I giochi di Atene del 2004 Giochi sono costati 9 miliardi di euro e sono ricordati come il simbolo dello sfacelo. Stesso travaglio, a parte l'aspetto di propaganda politica, per le Olimpiadi di Pechino 2008. Studi accademici non hanno trovato alcuna prova conclusiva che ci sia un vantaggio netto nell'ospitare i Giochi.
Nonostante gli eccessi del budget e le accuse di violazioni dei diritti umani nelle città ospitanti, il CIO sembrava molto felice di portare avanti il solito lavoro nella pianificazione per Tokyo 2020. Dopotutto, alla voce entrate il 2014 e il 2016 (olimpiadi invernali ed estive) hanno portato un totale di 5,3 miliardi di euro. Ma il modello di giochi sontuosi alle spalle dei contribuenti è diventato un serio problema. Lo stesso CIO ha annunciato lo scorso anni di avere l'intenzione di rivedere il processo di valutazione delle città ospitanti, dopo una serie di rinunce a furor di popolo. C'era già, come detto, una crescente sensazione che le Olimpiadi fossero diventate una festa decadente che nessuno poteva permettersi.

Poi il Covid ha colpito.
Il mese scorso il CIO ha annunciato come Parigi 2024 e Los Angeles 2028 saranno adattate, dopo la pandemia, per offrire Giochi in linea con il "New normal" e la sostenibilità. I piani adattati per Parigi significano che il 95% delle sedi sarà già esistente o temporaneo. Le Olimpiadi di Los Angeles avranno addirittura il 100% di strutture già presenti.
Ma non aspettatevi che le Olimpiadi diventino all'improvviso uno scherzetto. I punti di forza dei Giochi sono lo spettacolo, la grande liturgia, racconteremo ancora imprese epiche. In futuro però il CIO dovrà adattarsi per trovare città disposte ad ospitarli, e questo potrebbe cambiare completamente il paradigma.