Nel 2017, SpaceX ha mostrato la sua visione del futuro: un sistema di trasporto end-to-end che può portare le persone ovunque sul pianeta in un paio d’ore, con voli suborbitali.
Quattro anni dopo, la visione di quello che ora è noto come il sistema Starship ha compiuto progressi significativi, con SpaceX che si concentra sul portare i primi astronauti sulla superficie di Marte entro il prossimo decennio o giù di lì utilizzando lo stesso razzo.
Ora, la Cina insegue lo stesso concetto. Anche se forse “inseguire” non è il verbo giusto. A giudicare dai video promozionali mostrati dalla China Academy of Launch Vehicle Technology, il produttore di missili statale del paese, la nazione ha una visione piuttosto simile a quella di Starship. Piuttosto, piuttostissimo simile.


Un gemello di Starship
Il concetto cinese (l’ho già detto?) ha una sorprendente somiglianza con il velivolo rivestito in acciaio inossidabile partorito dagli ingegneri di Elon Musk, e strizza parecchio l’occhio anche al suo compagno Super Heavy booster, finanche nelle “pinne” aerodinamiche triangolari.
Date un’occhiata al video che mostra i passeggeri in assenza di gravità mentre viaggiano presumibilmente da un continente all'altro. Ma... aspettate un secondo: perfino il video, a ben vedere, somiglia parecchio al video originale della Starship di SpaceX del 2017. Voi che dite?
Chi parte prima ha un vantaggio, ma chi corre di più vince la gara
La deadline cinese per lo sviluppo di un sistema di trasporto end-to-end di questo genere è piuttosto rilassata. Secondo piani annunciati in precedenza, il sistema cinese sarà pronto per il 2045. Dieci anni prima (tra 14 anni, in altri termini) dovrebbe partire il servizio di voli suborbitali per spedizioni di merci, però.
I dettagli della “Starship cinese” non sono ancora del tutto chiari: quello che sappiamo dalla fredda cronaca è che oggi la Cina è focalizzata sullo sviluppo di un razzo pesante chiamato Long March 9. E di una stazione spaziale, e di una collaborazione (seria) con la Russia.