Se uno è ubriaco, è ubriaco. E alla guida può essere pericoloso in molti modi: mettendosi al volante o attivando un “pilota automatico” su un auto, senza avere la capacità di far fronte a eventuali problemi. L’auto non ha ancora raggiunto la guida autonoma di livello 5 (e diffido che riuscirà entro l’anno, come ha dichiarato Elon Musk), ma nel mentre serve che impari a non far guidare chi non è in grado di farlo.
Negli USA si discute in queste settimane una disposizione che rende obbligatorio per le auto in futuro avere una tecnologia avanzata di prevenzione della guida in stato di ebbrezza. Un’automobile con alcolimetro incorporato? Sissignore.
Ciò che rende interessante questo disegno di legge è il suo tenore pratico. Si stabilisce effettivamente il 2027 come anno per la sua attuazione, ed è un anno abbastanza vicino. Non si tratterebbe di un alcolimetro da aggiungere a vecchi modelli, ma a un dispositivo che verrebbe per legge installato già nel normale processo di produzione.
Un obiettivo inseguito da più di 10 anni
Le basi per lo sviluppo di una tecnologia simile sono iniziate nel 2008, quando l’agenzia pubblica National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) si è unita alla ACTS, un’organizzazione che mette insieme i più importanti produttori di auto. Insieme, hanno iniziato a lavorare per prevenire gli oltre 10.000 morti in USA (e 25.000 in Europa!) per incidenti dovuti a guida in stato di ebbrezza. Per rendere l’automobile un alcolimetro ambulante, dunque, è nato un progetto chiamato DADSS, Driver Alcohol Detection System for Safety.
Il programma esplora due diverse tecnologie per realizzare un alcolimetro “di bordo” capace di rilevare la concentrazione di alcol nel sangue (BAC) nei conducenti utilizzando metodi non invasivi.
Due tecnologie allo studio per l’alcolimetro “di bordo”
Nella prima, un sensore tattile installato in più punti dell’auto, compresi ovviamente il pulsante di avviamento e il volante. Farebbe brillare una luce a infrarossi sotto la pelle del conducente, “leggendo” l’eventuale presenza di alcol nel sangue.
Nella seconda, un sensore campiona le particelle d’aria dal respiro del conducente, proprio come fa un normale alcolimetro. Il programma mira a sviluppare un sistema sufficientemente sensibile da essere in grado di determinare se il respiro provenga dal conducente o dai passeggeri dell’auto.
Come procede il programma?
In un annuncio fatto a giugno, DADSS ha confermato che i suoi studi stanno passando dalla fase di test di laboratorio a prove nel mondo reale. Il sistema di prima generazione sarà disponibile entro la fine di quest’anno, e adattato ai veicoli. L’alcolimetro “alpha” sarà in grado di rilevare fino allo 0,04% di alcol nel sangue e funzionerà in modalità rigorosa pass/fail, arrestando completamente il veicolo, se viene rilevato alcol nel respiro oltre il limite.
Il suo sistema per uso generale è attualmente sottoposto a test sull’uomo e dovrebbe essere disponibile entro il 2024, in tempo utile per le disposizioni previste dalla normativa. Questo alcolimetro di bordo ed altri progressi rendono lecito aspettarsi aspettarci che il numero di incidenti alla guida in stato di ebbrezza diminuisca in futuro.