Nel novembre 2020, un certo numero di scienziati della NASA, della DARPA, del MIT e dell’Air Force si sono incontrati su Zoom per discutere di qualcosa di solito riservato ai teorici marginali e agli eccentrici: come sconfiggere la gravità. La Conferenza inaugurale sull’energia a propulsione alternativa (APEC) ha dato agli scienziati la possibilità di discutere di idee tabù e a volte inverosimili. Cosa c’è di meglio di una tecnologia antigravità?
Da allora ci sono stati ben 22 incontri nella serie da allora, e di idee tabù gli scienziati ne hanno prese in carico diverse. A parte l’antigravità, infatti, gli esperti hanno discusso di tutto: dalla propulsione em non newtoniana agli avvistamenti di fenomeni aerei non identificati (UAP). Senza remore, in estrema libertà.
Lungi da me l’idea di fare un paragone, ma questi “carbonari” della scienza, quasi dei “terrapiattisti della ricerca scientifica” hanno la mia attenzione. Un po’ come nei racconti di fantasmi intorno al fuoco, ci sta che dei ricercatori speculino su argomenti di frontiera. Questi incontri pianificano la “ricerca di Woodstock sulla modifica della gravità”, per usare le parole di Ron Kita, fondatore di Chiralex, una società che sta lavorando su materiali di “schermatura gravitazionale”, e anche questa è una bella roba da approfondire.
Interessante, e un po’ sorprendente.
“La comunità di Alt Propulsion è altamente intersezionale e siamo inseriti tra le culture aerospaziale, della difesa, dell’ingegneria elettrica, della fisica, degli UFO e della ‘scienza di frontiera'”, dice il moderatore e organizzatore della conferenza Tim Ventura.
Abbiamo persone di tutte queste culture che visitano la conferenza e si presentano, e nonostante il fatto che queste varie comunità non siano sempre d’accordo su alcuni argomenti. Siamo stati in grado di evitare conflitti.
Tim Ventura.
Temi naif, partecipanti seri
Nonostante lo strano tema della tecnologia antigravità, 16 dei 71 partecipanti all’evento di novembre erano scienziati e ingegneri della NASA, e altri 14 erano affiliati a istituzioni rispettabili tra cui il MIT e Harvard. Anche il tema degli UFO ha avuto un grande successo, almeno nella prima conferenza di novembre.
Inutile dire che il tema ha risentito del ritorno in auge dovuto ai piloti militari che hanno parlato apertamente di incontri ravvicinati, e al Pentagono che ha annunciato un report tanto atteso sulla questione (rapporto tirato fuori poi a giugno con più domande che risposte). In passato, tutti erano consapevoli del fenomeno UFO, ma non erano molto motivati a parlarne. Oggi la comunità scientifica prende l’argomento più seriamente che mai, anche in assenza di conferme.