

Per un attimo mettete da parte le grandi infrastrutture stampate in 3D. Le case? Dimenticatele. I veicoli? Lasciate perdere. È il momento di parlare delle cose serie: è il momento di parlare del POLLO stampato in 3D. Ci rendiamo conto? Cotolette stampate in 3D e cotte contemporaneamente con il laser. Chi mai può fare un prodigio simile?
È il frutto del lavoro di un team di scienziati della Columbia University, a New York. La "stampante chef" si presenta sotto forma di una macchina dotata della capacità di stampare in 3D la carne di pollo, eseguendo anche una "cottura di precisione" tramite "laser a lunghezza d'onda multipla".
Per i curiosi della carne coltivata in laboratorio (me compreso): il pollo non si materializza ancora dal nulla: non sto parlando di creare carne realistica come il manzo wagyu da materiali che sono tutt'altro. Allo stato attuale, il team ha semplicemente alimentato la macchina con purea di pollo, un po' come per i nuggets delle aziende di Fast Food. Certo, questo uso suggerisce che nel prossimo futuro una cotoletta indistinguibile da quelle che mangiamo oggi sarà stampata anche a partire da carne coltivata, ma non è il momento.
Il plus: la cottura di precisione, per il pollo e non solo
Nel loro articolo pubblicato questo mese sulla rivista npj Science of Food, il team della Columbia afferma che la sfida principale da superare era "la consegna spaziale controllata dell'energia di cottura". Ed è proprio qui che entrano in gioco i laser. I laser consentono di dirigere un getto di energia termica preciso e facilmente controllabile direttamente dove serve. Può essere talmente preciso da cucinare una cotoletta di pollo direttamente nel suo imballaggio.
Sperimentando con alcuni diversi tipi di laser, il team ha scoperto che quelli ad infrarossi fanno dorare il cibo in modo "più efficiente" rispetto a quelli blu, ma a quanto pare i laser blu erano più bravi a cuocere il pollo internamente.
Si ritiene che questa tecnologia della "stampante chef" consentirà un design più creativo del cibo, permettendoci di personalizzare i pasti e cucinare (anche a casa) con qualità fino ad ora impensabili: dai test, il petto di pollo "stampato e cotto" ha trattenuto più umidità e si è ridotto meno durante la cottura rispetto al pollo cucinato regolarmente.
In quella che potrebbe essere una delle prove di assaggio più tristi di sempre, il duo di ricercatori che si è prestato al test ha deciso che il pollo stampato in 3D e cotto al laser era migliore di quello preparato convenzionalmente. Nonostante il fatto che si sentisse il sapore metallico lasciato dal laser durante la cottura. C'è ancora da lavorare un pochino, nel mentre suggerisco ancora il metodo tradizionale.