Il Dipartimento della Difesa americano non intende mollare la ricerca di spiegazioni sui velivoli sconosciuti. Questa settimana, il Pentagono ha annunciato la formazione di una nuova task force dall'impronunciabile acronimo. Si chiama AOIMSG, per gli amici "Airborne Object Identification and Management Synchronization Group" : letteralmente "Gruppo di sincronizzazione e identificazione di oggetti aerei".
In sintesi, la task force è incaricata di riprendere in mano tutti gli incartamenti (specie i più recenti) sugli UFO, o UAP come si dice adesso, in aree sensibili.
L'AOIMSG agirà come una sorta di "aggregatore UFO", sincronizzando gli sforzi del Dipartimento della Difesa e del governo USA per "rilevare oggetti anomali". La task force potrà essere impiegata anche in aree operative militari come i poligoni di tiro o qualsiasi altra area limitata per motivi di sicurezza nazionale.
Spazi aerei di uso speciale

Il comunicato mostra quale sarà la direzione di queste nuove indagini, una direzione prettamente strategica. "Le incursioni di qualsiasi oggetto aereo nei nostri SUA [Spazi aerei per uso speciale] pongono problemi di sicurezza del volo. E possono porre sfide alla sicurezza nazionale," dice senza mezzi termini la nota che istituisce la task force.
Il Dipartimento della Difesa prende molto sul serio le segnalazioni di incursioni da parte di qualsiasi oggetto aereo, identificato o non identificato, e indaga su ciascuna di esse.
Dal comunicato stampa del Pentagono.
Sulla cresta dell'onda
Da diversi mesi gli UFO occupano un loro spazio nel dibattito pubblico americano. I filmati di oggetti a forma di tic-tac che volano ad una velocità incomprensibile e le interviste dei piloti della marina americana hanno catturato l'immaginazione pubblica portando un interesse crescente anche tra i politici del Congresso. I video di questi velivoli sono usciti dal "sottobosco" degli ufologi e degli appassionati di fantascienza e sotto gli occhi di tutti, su Youtube, sollevano più di un interrogativo.
L'istituzione di questa task force giunge a 6 mesi dal primo report presentato dal Pentagono. Un report, rilanciato dal New York Times,che non ha dato risposte, ma che ha presentato le domande in modo rivoluzionario. Vado per punti: l'Ufficio del Direttore dell'Intelligence americana ha ammesso 143 avvistamenti. Ha ammesso che la maggior parte di loro erano oggetti fisici, non fenomeni atmosferici o cose spiegabili diversamente. Più importante: ha ammesso che 21 di questi avvistamenti mostrano oggetti mossi da una conoscenza tecnica avanzata sconosciuta agli USA.
In poche parole: gli USA hanno dovuto ammettere che il loro spazio aereo è violato costantemente da cose che nessuno sa cosa siano. Vi pare poco?