Negli ultimi anni, il governo delle Barbados ha iniziato a lavorare ad un piano piuttosto ambizioso, che prevede la creazione di un reddito universale dedicato a tutti.
L’obbiettivo, è quello di ridurre al minimo la percentuale di “popolazione impoverita”, migliorando la qualità della vita ed offrendo pari opportunità a tutti i cittadini.
Il nuovo governo, propone l’introduzione di un “dividendo di cittadinanza”, che porterà alla successiva realizzazione di un reddito di base universale.
Ce lo conferma Avinash Persaud, inviato del primo ministro delle Barbados sugli investimenti e sui servizi finanziari. In un suo recente post su Facebook, Persaud ha affermato che “il dividendo di cittadinanza può essere combinato con il credito d’imposta annuale inverso per formare una sorta di reddito di base universale”.
Un reddito di base universale (UBI) può essere definito come un programma governativo in base al quale ogni cittadino adulto riceve regolarmente una determinata quantità di denaro.
Cosa succede alle Barbados
Come è facile intuire, diverse sono le perplessità generali riguardo la buona riuscita del piano. La mancanza di “rassicurazione” sta spingendo diversi cittadini nel dubbio e nella preoccupazione.
A questo proposito, citiamo alcune delle parole di Persaud, l’inviato delle Barbados, così da chiarire meglio la situazione.
Nonostante tutte le pressioni delle agenzie internazionali sul ‘bersaglio’, manteniamo la linea sull’universalità. Ecco perché abbiamo ripristinato l’istruzione terziaria gratuita per tutti. Studi internazionali hanno dimostrato che questo è fondamentale per la mobilità sociale e le opportunità.
Allo stesso modo, il governo ha creato il nuovo Business Interruption Benefit per i membri del National Insurance Scheme (NIS) per i lavoratori autonomi.
Grazie a questa iniziativa, tutti i lavoratori – anche chi non ha un contratto di lavoro standard – potranno usufruire di un sostegno al reddito di base.
Infine, Persaud ha parlato anche della possibilità di “vendere” le attività non necessarie per le operazioni di governo, che verranno utilizzate per generare ulteriore reddito.
Il progetto più ambizioso di sempre
Il progetto proposto dal governo delle Barbados rientra tra i più ambiziosi di sempre.
“L’idea è che una parte del reddito prodotto ogni anno venga restituita a tutti i cittadini di età superiore ai 18 anni, magari sotto forma di dividendo di cittadinanza.”
(…)
“Nel tempo il dividendo del cittadino e il credito d’imposta inverso potrebbero costituire la base di un reddito di base universale e creare un maggiore senso di appartenenza a tutta la nostra gente.”
Questa è l’idea del governo e le informazioni che ci sono state riportate da Avinash Persaud, che appoggia in pieno l’obbiettivo di base del ministro.
Si è parlato anche dell’ipotetico meccanismo di funzionamento; come verrà assegnato e diviso questo reddito universale.
A quanto pare, tutto seguirà la linea del “credito d’imposta inverso”, il sistema amministrativo introdotto nelle Barbados da Owen Arthur. Con il credito d’imposta inverso, se il reddito del cittadino non è superiore a un certo livello di base, il governo lo integrerà con uno specifico pagamento.
Seguendo questo stesso meccanismo di funzionamento, il governo riuscirà ad assegnare il reddito all’intera popolazione.