Una nuova ricerca ha scoperto che l'intelligenza artificiale ha imparato ad imitare il cervello umano: ma se c'è una cosa che ancora non sa fare meglio di noi, quella è giocare a Pong.
Sembra che l'abilità in questo gioco sia talmente forte da essere radicata nelle nostre cellule cerebrali. Letteralmente! Date un'occhiata se non ci credete.
Cellule cerebrali che giocano a Pong?
Altro che scimmiette di Neuralink: gli scienziati della startup biotecnologica Cortical Labs hanno creato dei "piccoli cervelli" con cellule cerebrali umane vive. E hanno insegnano a questi cervelli a giocare ad una versione di Pong per un giocatore. Come? Usando degli elettrodi che inviano dei segnali alle cellule, con i quali dicono loro dove si trova la palla. Il mini-cervello usa i suoi neuroni per muovere la racchetta.
Ok, se non siete ancora scappati via in preda al panico continuo. Brett Kagan, direttore scientifico di Cortical Labs che ha anche guidato il progetto, afferma che le cellule cerebrali "addestrate" in vitro hanno imparato a giocare più velocemente di alcune intelligenze artificiali. Non possono battere ancora un umano intero, vero, ma se la cavano bene. Pensate quando impareranno abbastanza: sarà umiliante perdere da un piattino di plastica con delle cellule dentro.
Ad ogni modo, le cellule cerebrali hanno impiegato solo cinque minuti per acquisire questa abilità. "È davvero una cosa incredibile", dice Kagan.

Non stento a crederlo.
"Pensiamo che sia giusto chiamarli cervelli cyborg"
Brett Kagan, Cortical Labs
"Quando le cellule cerebrali sono nel gioco, credono di essere la racchetta," dice Kagan. Qualcuno ha già osservato che questo rende molto meno bizzarra una qualsiasi teoria della simulazione. Noi chi o cosa crediamo di essere? E cosa siamo veramente?
Ad ogni modo questa scoperta ha delle implicazioni davvero profonde. Secondo questo laboratorio, favorirà lo sviluppo di chip di "calcolo biologico" in cui cellule cerebrali e neuroni possono riempire le lacune dell'apprendimento automatico e viceversa.