Nitricity ha creato un reattore sperimentale che produce fertilizzanti azotati economici ed ecologici utilizzando l'energia solare. La loro produzione di fertilizzanti in loco elimina le emissioni del trasporto dei fertilizzanti e fornisce un'alternativa sostenibile al processo Haber-Bosch, che utilizza combustibili fossili per fissare l'azoto.
L'azoto estratto dall'aria serve a Nitricity per produrre acido nitrico, il nutriente più essenziale nei fertilizzanti che le piante usano per far crescere tutto il nostro cibo.
Il processo adottato
Nell'ottobre 2021 l'azienda ha iniziato le operazioni commerciali con un'installazione da 144 pannelli solari: il più classico dei progetti pilota.
Sul suo sito ufficiale, Nitricity ha poi fornito i risultati di uno studio sperimentale sul suo progetto pilota "serio" a Fresno, California. Il sistema solare di partenza era un complesso di 16 pannelli a terra che produceva 75-85 V e una potenza massima di 2,4 kW.
L'impianto è stato collegato direttamente a un sistema di irrigazione sotterraneo, usato per fertilizzare un raccolto di pomodori. Lo studio mostra il successo dell'esperimento, con pomodori in quantità e qualità comparabili a quelli ottenuti dal sistema di controllo (cioè un normale fertilizzante con azoto prodotto in serie).
Azoto e fertilizzanti dall'aria: il progetto pilota

Nitricty sostiene che la loro tecnologia si rivolgerà a una vasta gamma di clienti. Il sistema è facilmente disponibile, permettendo agli agricoltori che sono lontani dai centri di produzione di fertilizzanti di beneficiare dell'innovazione.
Sul piano ambientale è un colpaccio: il processo di Nitricity sfida la produzione industriale di ammoniaca, un processo che crea direttamente più CO2 di qualsiasi altro processo chimico sulla terra guidato dall'uomo. La principale materia prima per la moderna fissazione dell'azoto è il gas naturale, e la sua conversione in ammoniaca genera forte inquinamento.
Non è tutto: la soluzione di azoto distribuito e localizzato di Nitricity evita anche le emissioni dei trasporti. Il processo di distribuzione dei fertilizzanti azotati a base fossile può provocare inefficienze di mercato, con il risultato che il costo del fertilizzante per un agricoltore è da due a cinque volte superiore a quello che sarebbe disponibile da una fabbrica. A causa del loro legame diretto con il gas naturale, poi, anche le spese di produzione dei fertilizzanti a base fossile sono imprevedibili e ricadono sui costi.
Quattro conti con l'azoto
Un esempio pratico di applicazione della tecnologia di Nitricity, con il caso di un produttore di grano:
- 1 ettaro di grano ha bisogno di circa 112 kg di azoto.
- 112 kg di azoto (tramite ammoniaca o urea) oggi vengono prodotte in una fabbrica a carbone o NG, che emette circa 136 kg di CO2.
- Con il processo attuale, poi, vengono emessi 300 grammi di N2O per ettaro. Ciò significa che un ettaro emette circa 200kg di CO2 a causa delle emissioni di N2O nel suolo.
- In totale, 1 ettaro di grano può emettere fino a 340kg di emissioni di CO2 dalla produzione e dall'applicazione di fertilizzanti.
La tecnologia di Nitricity mitiga quasi il 100% di queste emissioni.