L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta indagando su un'improvvisa epidemia di casi di epatite acuta nei bambini di tutto il mondo. La causa dell'epidemia non è ancora stata determinata, ma tra le ipotesi dell'OMS c'è quella di un Adenovirus. Finora, i 169 casi ufficiali (segnalati in 18 paesi) hanno portato a 17 trapianti ed una vittima, ma come spesso accade il numero di casi reali è probabilmente molto più alto.
I dati ad oggi
Tra le righe delle note sull'epidemia fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità c'è il fatto che "l'adenovirus è un'ipotesi possibile". L'OMS aggiunge che le indagini sono in corso e spiega perché questa conclusione è stata raggiunta sulla base degli studi condotti. L'aumento della circolazione dell'adenovirus si è registrato in massima parte in UK ed in Olanda, con 74 infezioni mentre (delle quali 19 evidenze di Covid più adenovirus). In Italia, gli 11 casi fino ad ora confermati hanno portato al momento ad un trapianto.


Cosa sono gli adenovirus?
Gli adenovirus sono prevalenti in tutto il mondo e resistenti nell'ambiente. I mezzi più comuni di trasmissione sono le goccioline di saliva e le secrezioni trasportate dall'aria attraverso tosse, starnuti o il consumo di fluidi alimentari contaminati. I bambini che passano molto tempo in ambienti affollati (asili, scuole) e il personale militare che vive in ambienti chiusi sono a maggior rischio.
Quali sono i sintomi del virus che causa epatite acuta nei bambini?
Dalle segnalazioni fino ad ora registrate, il virus causa tipicamente una lieve malattia con febbre, vomito e diarrea. La maggior parte dei casi, peraltro, non presentava neanche influenza. In alcuni casi, tuttavia, il decorso ha portato a un forte aumento di livelli degli enzimi epatici con malattie epatiche più gravi.
Importante ribadirlo: nessun virus dell’epatite A, B, C, D ed E attualmente conosciuto è stato rilevato nei soggetti esaminati.
L'improvvisa esplosione di casi di epatite acuta nei bambini di tutto il mondo è preoccupante, ma l'OMS sembra sul pezzo. Fino a nuove indicazioni, inutile dirlo, niente panico (lo dico da genitore di bimba quattrenne).