Con una crescita senza precedenti e guidate da un mix di retaggi culturali e tecnologia, entro il 2100 decine di città africane si uniranno alla schiera delle più grandi megalopoli dell’umanità. Secondo diversi studi (alcuni ospitati anche in questo blog) entro la fine di questo secolo l’Africa sarà l’unico continente a registrare una crescita demografica. Più di un terzo della popolazione mondiale e 13 delle 20 città più grandi del mondo saranno in Africa: oggi sono appena due.
In quindici lustri il futuro si deciderà nel continente nero
Nel 2025 la maggior parte delle più grandi città del mondo sarà in Asia: entro il 2100, come detto, lo scenario cambierà completamente. Cinque città in Africa in particolare (Abidjan, Lagos, Kinshasa, Khartoum, Mombasa) hanno già al loro interno i “germi” di come cresceranno le comunità più popolose di questo secolo.
In uno straordinario report che vi consiglio di leggere, Max Bearak del Washington Post ha raccolto moltissimo materiale che può aiutarci a cogliere i segni di questo cambiamento. I ricercatori hanno creato tre modelli di popolazione mondiale, cresciuta con tre diversi “dosaggi” di interventi politici e sociali.
In tutti questi modelli le città dell’Africa hanno prevalso in termini di crescita: solo in uno di questi modelli il continente africano non si è ritrovato in testa nelle stime della popolazionee nel 2100.
In sintesi: cambiamenti nelle politiche governative, nei livelli di istruzione, nel controllo delle nascite, nei diritti civili. Perfino i cambiamenti climatici: niente, nonostante effetti anche notevoli, riuscità a frenare le città dell’Africa nei prossimi anni.
I cinque pilastri dell’espansione urbana nell’Africa del futuro
Come detto, cinque città africane saranno “pioniere” nella trasformazione di tutto il continente africano. Vi elenco in sintesi il motivo.
Lagos, Nigeria
Sarà la città più popolosa al mondo. E questo vuol dire dover affrontare una incredibile sfida per reggere alla crescita rapida. In una sola parola: pianificazione. Sappiamo che ci sarà un mare di persone, le autorità dovranno fare in modo che vivano bene. Mettere decine di milioni di nuovi abitanti in una città bassa e densa, nata su lagune e fiumi inquinati, e a corto di servizi pubblici è un incubo. Oggi. Domani chissà.
Khartoum, Sudan
Potrebbe diventare una città-faro in Africa. Anzi: una città roccaforte. In una regione del mondo instabile come poche, un punto di riferimento per molte persone. Per questo Khartoum rappresenterà quasi uno Stato nello stato in cui milioni di rifugiati si ritroveranno e organizzeranno le loro comunità.
Kinshasa, Congo
Oggi è una con una pianificazione che riecheggia ancora quella segregazionista dell’era coloniale in Africa, nella quale cui un pugno di oligarchi vive nel lusso mentre un mare di poveri naviga in cattive acque. Questo sarà un luogo di grandi scintille, e di forti cambiamenti nel prossimo futuro.
Mombasa, Kenya
Le città africane (specie quelle costiere) sono state plasmate per secoli dai progetti delle potenze straniere che le hanno colonizzate. E questa in particolare mostra tutte le stratificazioni della storia, dai quartieri pieni di vicoli strettissimi agli scintillanti terminal tecnologici per lo stoccaggio dei container. Sarà una delle città più stimolanti anche sul piano culturale.
Abidjan, Costa d’Avorio
Quando in Europa tanti parlano di “ondata migratoria” da contenere, non tengono conto di città come Abidjan. La sua vena cosmopolita attira già oggi la maggior parte dei migranti africani, e funge da modello di tolleranza: sarà l’avanguardia della nuova identità panafricana.
Africa First
Questo potrebbe essere il secolo della rincorsa, per l’Africa. Un lungo cammino che preparerà un futuro secolo illuminato, nel quale la crescita porterà innovazione e progresso mai sperimentate nella storia di tutto il continente.