Torna il bel tempo (pure troppo, con temperature troppo sopra le medie) e qualcuno corre ai ripari allestendo anzitempo i giardini. E Cosa c’è di meglio di una bella grigliata all’aperto? Bene, ma non benissimo: anzitutto i barbecue classici funzionano a carbone e inquinano. Quelli elettrici consumano. Quelli sempre accesi, infine, comportano troppo consumo di carne. Sto diventando pesante, eh?
Venitemi incontro: almeno considerate l’idea di un barbecue solare!
Già immagino i commenti sul canale Facebook di FuturoProssimo, magari senza aver neanche letto questo post. “E quando il sole non c’è?”. Parlo proprio di questo: di un barbecue solare che funziona anche di notte.


Wilson, grigliare off-the-grid
Wilson, in sintesi, è in grado di catturare e sfruttare l’energia solare ed anche di convertirla in energia termica, immagazzinarla in un substrato di nitrato di litio e renderla utilizzabile per 25 ore. Niente male.
Capito? Funziona ad energia solare ma potete usarlo anche di notte, o anche quando fuori è un po’ nuvoloso! Sempre che l’abbiate “caricato”, ovviamente.
Plus: niente cenere quando si mette qualcosa sulla griglia, e niente puzza di carbone. Mi sembra ragionevole per tutti, no?
Nomen Omen: l’inventore di Wilson… si chiama Wilson!


David Wilson è professore di ingegneria meccanica presso il prestigiosissimo MIT, il Massachusetts Institute of Technology. È lui l'inventore della tecnologia solare, che sta alla base di questo barbecue “a lento rilascio”.
L’idea gli è venuta durante una visita in Nigeria. Considerando l’uso massiccio della cucina a legna, il ricercatore ha realizzato due cose: primo, l’uso del legno aumenta fumo e conseguenti problemi respiratori. Secondo l’uso del legno aumenta la deforestazione.
Dalla sua ricerca è nata la progettazione di questo dispositivo.
Barbecue solare, un’ottima idea
Questa invenzione potrà fare tanto nei paesi che usano principalmente legna e carbone per cucinare: chissà se qualcuno lo realizzerà, ma ci sono posti del mondo in cui è più facile accedere al sole che all’elettricità.
Avere un dispositivo che permette di cuocere a 250° C sfruttando del calore latente che viene dall’energia solare è una gran cosa.