Il giornale Korea Herald riferisce di una vera e propria “corsa alla leadership del mercato di auto e taxi volanti” scatenata in Corea del Sud. Sono ben tre i grandi gruppi del paese (SK Telecom, Hyundai Motor Group e Kakao Mobility) ad aver aperto le ostilità. Le tre aziende hanno annunciato le loro proposte commerciali per partecipare alla K-UAM Grand Challenge, programma guidato dal governo per selezionare un operatore del settore della mobilità aerea urbana.
Una corsa, anzi: un volo contro il tempo
L’occasione è (letteralmente) da prendere al volo. Il settore di auto e taxi volanti dovrebbe superare gli 1,4 trilioni di dollari (1.800 trilioni di won) entro il 2040. Per questo le aziende interessate a dominare la mobilità aerea urbana puntano ad avviare il percorso di collaborazione col governo per lanciare già nel 2025 i rispettivi servizi commerciali.
Nella relazione del giornale coreano (che vi linko qui) sono descritti i consorzi in formazione dei principali player, con i rispettivi punti di forza.
SKT sfrutta la sua esperienza nella gestione delle comunicazioni 4G e 5G. Hyundai punta ovviamente sulla capacità produttiva dei veicoli. Kakao Mobility è forte sulla piattaforma dati e i servizi di prenotazione e gestione taxi.
Potrebbero vincere da sole, o magari unire gli sforzi.
Taxi e auto volanti, è ancora far west. Chi la spunterà?
L’assenza di normative o infrastrutture legali concrete per il business della mobilità urbana aerea in Corea rende tutto molto incerto. Molti pensano (e io con loro) che sia ancora troppo presto per prevedere chi la spunterà per prima, lanciando il suo servizio.
Il Ministero dei Trasporti, come detto, selezionerà un unico operatore commerciale. Un super partner che lavorerà col governo sui test dimostrativi, e verificando l’infrastruttura di telecomunicazioni per muovere le flotte di velivoli.
Il “prescelto” gestirà il servizio effettivo nelle aree urbane nel 2024, e poi avvierà la sua commercializzazione dal 2025. È già domani.