Secondo i ricercatori che lavorano al progetto, Pechino potrebbe impiegare il sistema di difesa planetaria che sta sviluppando in Cina per proteggere la Terra da assalti di asteroidi in grado di distruggere intere città (se non la nostra civiltà).
Il direttore della China Aerospace Science and Technology Corporation, Wu Weiren , ha dichiarato all'agenzia di stampa Xinhua che la nuova strategia prevede l'immissione in orbita intorno al pianeta di tre satelliti guardiani con carburante e armi cinetiche per contrastare eventuali minacce. I piano prevede anche la costruzione di due telescopi ottici sui poli sud e nord della luna per sorvegliare il cielo in cerca di asteroidi sfuggiti alla rete di allerta terrestre (in particolare quelle che si avvicinano dal lato cieco rivolto verso il sole).
Come funziona il piano cinese di difesa dagli asteroidi
Secondo il piano, quando il sistema rileva un 'visitatore' a sorpresa che ha il potenziale di causare danni significativi, invia uno o tutti i satelliti guardiani ad intercettare l'asteroide con un tempo di ingaggio di una settimana: più veloce di quanto potrebbe fare qualsiasi grande razzo lanciato dalla Terra.
"Avrà la capacità di intercettare gli asteroidi in arrivo da tutte le direzioni. Può formare uno scudo che arriva a circa il doppio della distanza tra la luna e la Terra circa 800.000 km di diametro", dicono Wu e i suoi colleghi in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Scientia Sinica Informationis (qui un estratto di tutta la riflessione).
La linea di difesa lunare, non ancora approvata dal governo cinese, porterebbe la tecnologia spaziale del paese a nuovi livelli, affermano i ricercatori. La Cina sta costruendo un sistema di difesa terrestre composto da radar e telescopi giganti nel tentativo di gestire un evento di estinzione come quello che spazzò via i dinosauri circa 65 milioni di anni fa.


I pericoli da valutare
Sebbene la possibilità di un impatto a livello di estinzione resti bassa, circa il 60% degli asteroidi abbastanza grandi da distruggere una città non è stato registrato e tracciato dagli esseri umani, secondo una stima degli astrofisici. Nessuno dei maggiori incidenti di impatto sulla Terra dagli anni '70 ad oggi ha attivato un allarme finché l'asteroide non ha colpito.
"Questi asteroidi provenivano tutti dalla direzione del sole", ha detto il team di Wu. E questo, forse, è stato il principale problema. Con Il bagliore del sole è stato quasi impossibile il rilevamento con i telescopi ottici: molto meglio i sistemi radar nel tracciare bersagli noti.
Ad ogni modo, la maggior parte di questi problemi potrebbe essere superata con telescopi installati direttamente nelle regioni polari della luna. Secondo Wu e i suoi colleghi, gli angoli di visione dei telescopi lunari coprirebbero quasi perfettamente l'intero punto cieco sulla Terra.
Costi enormi
Ovviamente costruire strutture simili sulla superficie lunare costerebbe moltissimo sia in denaro che in risorse. Servirebbe la collaborazione di molti paesi (attualmente il clima geopolitico non è il massimo). L'ipotesi è che questo progetto coinvolgerebbe Mosca e Pechino. Un team già in campo per la Stazione di ricerca lunare internazionale, la cui ultimazione è prevista entro il 2030.
Inutile dire che un progetto del genere è pensato anche per avere ricadute sulla sicurezza nazionale. Satelliti come quelli previsti nel programma lunare possono monitorare l'orbita geosincrona, la fascia dove si trovano anche satelliti di altri paesi.
È uno dei motivi per cui il Capo della NASA Bill Nelson ha espresso preoccupazione sulle mire lunari del governo cinese? La 'nuova guerra (speriamo) fredda' si sposta nello spazio, baby.