L'ultimo trend abitativo in America non ha niente a che fare con l'arredamento, ma con le persone: c'è un boom di coinquilini intergenerazionali.
Descritti come separati da almeno una generazione, gli accordi intergenerazionali di coinquilini stanno crescendo negli USA: dal 1971, le case intergenerazionali sono addirittura quadruplicate.
Giovani e anziani di nuovo insieme
Qual è la causa di questo nuovo fenomeno? C'è solo l'imbarazzo della scelta: isolamento crescente tra gli anziani, affitti in costante aumento quasi ovunque (specie vicino a città costiere) aspettativa di vita media in aumento, invecchiamento della popolazione, diminuzione del tasso di natalità, aumento delle tasse universitarie. Ed è solo un elenco minimo.
Il quadro generale è questo: le persone anziane hanno spazio disponibile e tendono ad essere felici di avere una persona giovane intorno.
Risultato? Nel marzo 2021 in America c'erano ben 59,7 milioni di residenti intergenerazionali che vivevano con più generazioni sotto lo stesso tetto.
Coinquilini intergenerazionali: storie di nuova vita
"È stato perfetto: Judith è diventata come la mia famiglia", dice Nadia Abdullah, una studentessa di robotica al MIT che a 22 anni, nel 2019, è diventata coinquilina di una avvocatessa 64enne.
L'accordo (700 al mese più l'aiuto in casa) l'ha messa a meno di 10km da Boston e a 30 minuti dal suo lavoro di robotica a Beverly Mass. Judith e Nadia sono state abbinate insieme grazie a Nesterly, un servizio di affitti appositamente progettato per i coinquilini intergenerazionali.
E non è l'unico esempio
Nesterly è solo uno dei servizi che esplora i benefici dei cohousing intergenerazionali: le persone più anziane offrono stabilità ed esperienza, quelle più giovani offrono compagnia e sostegno.
In Canada c'è un servizio simile chiamato Homeshare, che ha altre belle storie da raccontare. Tra queste, la coabitazione dell'85enne Michael Wortis, un professore di fisica in pensione, con il 27enne Siobhan Ennis, studentessa laureata in scienze della salute.


Casi simili sono sempre più diffusi: il Washington Post racconta anche quello di un cantante d'opera e altri musicisti che vivono (senza neanche pagare l'affitto) in una comunità di pensionati, con l'accordo di esibirsi ogni tanto in concerti per i residenti.
Perché è un trend importante
Biologicamente parlando, situazioni intergenerazionali come queste sarebbero, SONO, uno stato naturale della società.
Mentre quasi tutti gli animali muoiono rapidamente dopo essere diventati troppo vecchi per procreare, gli esseri umani sono in grado di vivere decenni oltre il punto di infertilità.
Gli studiosi attribuiscono questo merito alla nostra intelligenza e alle esperienze di vita, che trasmesse alla generazione successiva agiscono come un modo secondario per garantire che la nostra genetica venga trasmessa.
In sintesi? Se riesci a vivere abbastanza a lungo da spiegare ai tuoi figli e nipoti esattamente quali funghi possono mangiare, quali serpenti sono velenosi, come cacciare con arco e frecce, quella prole avrà maggiori possibilità di sopravvivenza rispetto a un nucleo familiare parallelo che perdere presto i genitori.