C’è un motivo in più per festeggiare ogni arrivo del nuovo anno: sono sempre di più le opere che diventano di dominio pubblico, liberando così nuove idee creative che prima erano protette da diritti d’autore. Ogni paese ha le sue regole in questo senso, ma se pensiamo agli USA, probabilmente il maggior produttore di contenuti della mondo contemporaneo, tra qualche giorno saranno “libere” tutte le opere pubblicate nel 1927. Apparterranno al pubblico, a noi. A tutti.
Da mesi il mondo della fantascienza è in fibrillazione per l’arrivo nel mondo del dominio pubblico di Metropolis, il capolavoro di Fritz Lang che ha ispirato e anticipato generazioni di scrittori, qualche scienziato e l’idea del trasferimento della coscienza in una macchina. Gaudeamus igitur. C’è dell’altro però: ed è davvero tanta ciccia. Tra queste, ad esempio, c’è l’ultima serie di storie di Sherlock Holmes di Conan Doyle. Ora chiunque potrà utilizzare il famoso investigatore e il suo assistente, John Watson, per rielaborarne e reinterpretarne le storie (magari risolvendo casi moderni): le opere “liberate” sono “L’avventura dell’inquilina velata” e “L’avventura di Shoscombe Old Place”. Intanto beccatevi gratis l’audiolibro della prima.
Tanta nuova creatività
Come detto, quando le opere diventano di dominio pubblico chiunque può utilizzarle, modificarle e distribuirle gratuitamente. Per questo il dominio pubblico svolge un ruolo importante: e per questo le leggi sul copyright danno agli autori dei diritti essenziali su produzione e diffusione delle opere solo per un periodo di tempo limitato. Quando questi diritti scadono, gli autori possono usare le opere del passato per crearne di nuove. Adattare libri in film, o trasformare canzoni in spettacoli teatrali. Questo processo di “ricostruzione legale” è una magnifica opportunità per esercitare la creatività. È un po’ come ridare vita a queste stesse opere.
Dominio pubblico: chi altro c’è?
Fatevi sotto, ne avremo per tutti i gusti. Volete Herman Hesse? C’è “il lupo della steppa”, la storia di un uomo dal carattere piuttosto cupo e ombroso, che sparisce all’improvviso lasciando come ricordo un manoscritto avvincente. Che ne dite di Virginia Woolf? “Gita al faro”, che narra la vita di una intera famiglia, e temi universali come quelli del rapporto genitori-figli. Abbiamo il giallo con “Poirot e i quattro”, di Agatha Christie (forse uno dei suoi peggiori, ma è pur sempre lei). E quel “The Gangs of New York” di Herbert Asbury, grande successo al cinema appena qualche anno fa. Completano il gruppo del pubblico dominio molti altri, tra i quali segnalo tre chicche:
- Uomini senza donne, di Ernest Hemingway;
- Amerika, di Franz Kafka;
- L’avvenire di un’illusione, di Sigmund Freud.
C’è anche un po’ di musica
Nel 1927 c’era bella roba, che ora potremmo ritrovare in qualche campionamento. Duke Ellington ci “regalerà” due brani, Black and Tan Fantasy e East St. Louis Toodle-Oo (quest’ultimo pezzo ha già ricevuto l’omaggio, nel 1993, degli Steely Dan). Sentite che meraviglia! E poi ancora lavori di Louis Armstrong e altri autori.
I folli anni Venti rappresentano un momento chiave nella cultura popolare: per questo il materiale di dominio pubblico sarà così interessante. Lo scorso anno, la scadenza del copyright ha visto l’arrivo di un grandissimo Winnie Pooh: e non a caso il dolcissimo orsetto è stato subito gettato nella mischia. In un film horror. Chissà in che modo saranno usate queste nuove opere! Nell’attesa ho messo giù un paio di cose con Midjourney, spero vi piaccia questa piccola galleria.