Come se il mondo avesse bisogno di un'altra piattaforma di social media, Meta ha appena annunciato che sta sviluppando un'alternativa a Twitter. Wow, un altro sorprendente ed originale... clone di Zuckerberg, un vero e proprio artista del ramo.
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Questo è il nome "in codice" che gli insider dell'azienda di Menlo Park hanno dato al progetto. Alla guida dello sviluppo ci sarà l'attuale capo di Instagram, Adam Mosseri. Non è ancora chiaro quando l'app verrà lanciata, ma si sa che sarà decentralizzata e basata su testo, con gli utenti in grado di accedere tramite le proprie credenziali Instagram.
Secondo Meta, la nuova app "offrirà uno spazio separato in cui creatori e personaggi pubblici possono condividere aggiornamenti tempestivi sui loro interessi". Vi ricorda qualcosa?

Clone per clone, clone al quadrato
La cosa interessante da notare è che Meta (già lanciata in imitazioni di Youtube e TikTok con prodotti video come IGTV e Reel) ora parla di piattaforma decentralizzata. Sembra una mossa "difensiva" per competere non solo con Twitter, ma anche con alternative decentralizzate come Mastodon e BlueSky, il nuovo social appena lanciato dall'ex CEO di Twitter Jack Dorsey.
Come finirà?
La nascita del nuovo clone di Twitter da parte di Meta (ri)solleva inevitabilmente la domanda su dove stia andando il mondo dei social media. Mentre un tempo sembrava che Facebook e Twitter avessero il monopolio del mercato, ora vediamo una miriade di alternative emergere, alcune decentralizzate, altre più mirate a specifici pubblici o interessi.
Non mi sorprende che la scelta sia stata accolta con ovvio scetticismo da alcuni osservatori. Meta non ha un ruolino particolarmente lusinghiero in tema di nuove idee, ma anche con le emulazioni non è messa bene.
Che ne pensate di tutte queste "micro manovre"? Sono azioni significative o solo piccole scintille di un sole, quello dei social come li conosciamo, ormai morente?