I cambiamenti climatici ci spingono a ripensare il nostro modo di vivere, e nei prossimi decenni "sposteranno" intere popolazioni. È tempo di reinventare le nostre abitazioni per resistere alle minacce che ci attendono, e la soluzione potrebbe arrivare da un angolo remoto del mondo: il Vietnam. Un'azienda locale ha "reinventato" la casa flottante, ispirandosi al famoso design Blooming Bamboo dello studio H&P Architects. L'obiettivo? Creare un rifugio sicuro e sostenibile per le popolazioni che vivono sulle rive dei fiumi, a rischio a causa dell'aumento delle inondazioni.
Bamboo House: un'isola galleggiante in mezzo al fiume
Vivere sulla riva di un fiume è un'esperienza unica, ma non priva di sfide. Una di queste è sicuramente il rischio di inondazioni che può portare alla distruzione delle case. Per rispondere a questa minaccia, la casa flottante in bambù non è un azzardo. Tutt'altro. È un rifugio sicuro e resistente che può anche galleggiare sulle acque in caso di alluvione, proteggendo gli abitanti dal pericolo.
E non è tutto. La casa, di 36 metri quadrati, ha un design modulabile che permette di trasformare gli spazi interni a seconda delle esigenze.


Non solo un rifugio, ma una casa completa
Il progetto, al momento ancora in fase di prototipo, prevede non solo un riparo sicuro, ma anche un'abitazione completamente funzionale. All'interno ci sarà spazio per una cucina, una sala da bagno e delle camere da letto. Oltre a questo, la casa sarà equipaggiata con un serbatoio d'acqua dolce e un impianto di fossa settica (con la possibilità di collegamento alla rete fognaria).
La casa sarà costruita utilizzando canne di bambù e altri materiali leggeri come foglie di bambù compresse e trecce, lamiere ondulate e schermi di bambù.
Inondazioni e altre sciagure? Resilienti anche con l'energia
La casa in bamboo è dotata di un sistema per la raccolta dell'acqua piovana e ha un suo gruppo di pannelli solari. Non solo è resistente alle inondazioni, ma è anche autosufficiente dal punto di vista energetico.
Restando all'attualità (la situazione in Emilia Romagna: a proposito! Le donazioni non bastano mai. Se potete, date una mano). Non sto dicendo che si debbano o si possano piazzare case flottanti in bambù ovunque ci sia un fiume.
Dico però che non si può e non si deve più costruire "come si è sempre fatto": abbiamo materiali e tecnologie per creare soluzioni abitative accessibili e sostenibili sia per le comunità più a rischio che per quelle oggi ancora al sicuro.
Si tratta di ridurre la dipendenza dalle infrastrutture tradizionali, spesso vulnerabili a fenomeni climatici estremi come le inondazioni. Possiamo farlo possiamo costruire case stabili e sicure.
Non c'è risparmio a non farlo: perché in quel caso dovremo spendere per la costruzione e per la Ricostruzione.