Il mondo che una volta tutti facevano a gara nel definire “globalizzato” sta vivendo una crisi di sistema, ma c’è una crisi “ecologica” ancora più importante, che sta erodendo lentamente la nostra salute. Non siamo noi umani i protagonisti di questo dramma, ma i trilioni di microorganismi che abitano nel nostro intestino. Il microbioma intestinale è sotto attacco, e quella in sua difesa potrebbe essere una vera e propria guerra per la sopravvivenza.
L’influenza pervasiva del microbioma intestinale
Il Dr. James Kinross, un esperto chirurgo e docente senior di chirurgia colorettale presso l’Imperial College London, ne è certo. Per lui, la maggior parte dei problemi che affliggono la salute globale sono strettamente collegati al microbioma intestinale e alla sua devastazione nel mondo moderno.
Il problema è che i nostri stili di vita degli ultimi cento anni hanno avuto effetti disastrosi sul nostro ecosistema interno e, di conseguenza, sul nostro sistema immunitario. L’uso eccessivo di antibiotici, in particolare in agricoltura, ha alterato notevolmente la composizione e l’abbondanza di certi batteri nel microbioma di alcune popolazioni.
Di pari passo, le diete sempre più “stereotipate” a base di cibi ipertrasformati e a basso contenuto di fibre, le paludi alimentari e l’urbanizzazione crescente stanno avendo un impatto devastante sul nostro microbioma.

Cambiamenti climatici interni
Se il fragile ecosistema dei batteri intestinali viene compromesso in tenera età, per esempio per una dieta scorretta o una sovraesposizione agli antibiotici, il microbioma può diventare in pratica “cicatrizzato” e faticare a tornare al suo stato originale.
Per affrontare questa crisi intestinale, Kinross suggerisce la necessità di un cambiamento di paradigma. È necessario che scienziati, medici e autorità sanitarie comprendano l’importanza del microbioma intestinale e il suo ruolo fondamentale nei problemi di salute globale che affrontiamo.
In particolare, il medico ritiene che proteggere i microbi intestinali sia così importante per la salute, la felicità e il futuro di tutti che dovremmo considerare l’idea di pretendere una protezione legale per il microbioma intestinale.
Un paradigma quasi “eretico”, in tempi di geopolitica spinta, quello che ci suggerisce per l’ennesima volta di difenderci dall’interno.
Il cambiamento viene da lontano
Mentre scienza, tecnologia e comunicazione corrono sempre più rapidamente, per poterci dire davvero in un mondo che progredisce dobbiamo pensare a cambiare il nostro rapporto con dei minuscoli batteri.
Capire una volta per tutte che i batteri sono alleati fondamentali della nostra salute.
Come equilibrare il microbioma intestinale?
Possiamo scegliere più alimenti fermentati come yogurt, kefir, crauti, kimchi e kombucha nella nostra dieta, perché possono introdurre batteri benefici nell’intestino. Dobbiamo limitare gli antibiotici, per quanto ne rispettiamo l’utilità quando necessario, perché possono letteralmente distruggere il microbioma. Sonno, attività fisica regolare e meditazione possono contribuire a mantenere il microbioma intestinale in salute.
Solo così potremo iniziare a mettere pace nel corpo e nella mente, e avere più energia per sistemare il resto del mondo. Il futuro dipende da noi, anche in questo.