Nel laboratorio di una università cinese, dei bachi da seta si stanno trasformando in pionieri dell’industria tessile. Questi piccoli esseri, noti per la loro seta liscia e lucente, stanno ora producendo qualcosa di completamente diverso: la seta di ragno. Un materiale che supera in resistenza persino il Kevlar delle giubbe antiproiettile. Come è possibile?
La magia della genetica
Junpeng Mi e il suo team di scienziati presso il College of Biological Science and Medical Engineering della Donghua University hanno fatto un passo avanti nel campo della biotecnologia. Hanno introdotto geni della seta di ragno nel DNA dei bachi da seta sfruttando la tecnologia di editing genetico CRISPR-Cas9 e centinaia di migliaia di microiniezioni in uova di baco da seta fecondate.
Perché la seta di ragno? La seta di ragno è conosciuta per la sua incredibile resistenza. È sei volte più resistente del Kevlar, il materiale utilizzato nei giubbotti antiproiettile. Ma non è solo la resistenza che la rende speciale: è anche un’alternativa sostenibile ai tessuti sintetici come il nylon, che possono rilasciare microplastiche nell’ambiente e sono spesso prodotti da combustibili fossili, generando emissioni di gas serra.
Le sfide superate
La produzione di seta di ragno dai bachi “transgenici” non è stata una passeggiata. I processi sviluppati in precedenza per filare seta di ragno artificiale hanno avuto difficoltà a applicare un strato superficiale di glicoproteine e lipidi alla seta. Questo strato, simile a una “pelle” anti-invecchiamento, è ciò che i ragni applicano alle loro ragnatele per proteggerle dall’umidità e dalla luce solare.
Grazie ai bachi da seta geneticamente modificati, questo problema è stato superato. I bachi da seta, infatti, rivestono le loro fibre con uno strato protettivo simile. Se volete più particolari sulla ricerca, vi linko tutto qui.
Bachi “modificati”, le possibili applicazioni sono tantissime
Le applicazioni della seta di ragno sono vastissime. Junpeng Mi sottolinea che questa fibra può essere utilizzata come filo chirurgico, rispondendo a una domanda globale che deve coprire oltre 300 milioni di procedure mediche all’anno. Ma non finisce qui: la seta di ragno potrebbe essere usata per creare indumenti più confortevoli, materiali intelligenti, tecnologie militari, aerospaziali e soluzioni di ingegneria biomedica.
Se leggete Futuro Prossimo sicuramente saprete perché adoriamo notizie del genere. Questa è una soluzione che combina la bellezza e la resistenza della natura con l’ingegno umano. È quasi un manifesto di come vorremmo il futuro.