La rivoluzione nell’agricoltura moderna potrebbe avere trovato un nuovo alleato: il ‘suolo elettronico’ o ‘eSoil‘. Sviluppato dai ricercatori della Linköping University in Svezia, questo materiale innovativo promette di rivoluzionare il settore dell’idroponica, dove le piante crescono prevalentemente in ambienti acquatici.
L’eSoil, un mix di sostanze organiche e del polimero conduttivo PEDOT (noto per il suo uso in sensori e display OLED), si distingue per la sua capacità di aumentare la crescita delle piante di un impressionante 50%. Questo avanzamento tecnologico offre non solo nuove prospettive per incrementare la resa delle colture in ambienti controllati, ma potrebbe anche rappresentare una svolta significativa per l’agricoltura globale, specie in quelle aree dove le condizioni ambientali sfavorevoli rallentano la crescita delle piante.
Il meccanismo dietro l’eSoil
La chiave del successo dell’eSoil risiede nella sua straordinaria conduttività, essenziale per stimolare le radici delle piante. In uno studio specifico sui germogli d’orzo (ve lo linko qui) gli scienziati hanno osservato gli effetti della trasmissione di segnali elettrici attraverso il suolo per un periodo di 15 giorni.
Applicando una tensione minima di 0,5V, hanno registrato un incremento significativo nella biomassa delle piante stimolate elettricamente rispetto a quelle non stimolate. È l’evoluzione dei primi studi su un tema collaterale (la stimolazione elettrica del suono per ridurre i pesticidi) di cui vi ho scritto.
Suolo bioelettronico: potenziali benefici e applicazioni future
Questo tipo di stimolazione ha mostrato effetti positivi nell’elaborazione dei nutrienti essenziali per la crescita delle piante, come l’azoto. La ricerca ha evidenziato che le piante stimolate sono in grado di processare i nutrienti più efficacemente, sebbene i meccanismi esatti dietro a questo processo richiedano ulteriori indagini.
L’obiettivo futuro è di comprendere meglio come la stimolazione influenzi l’intero ciclo di crescita della pianta, dalla germinazione alla maturazione. L’impiego del suolo bioelettronico in fattorie idroponiche non solo potrebbe migliorare la resa delle colture, ma anche renderle più consapevoli dal punto di vista energetico.
Sebbene le fattorie idroponiche tradizionali consumino meno acqua, richiedono più energia per funzionare. L’eSoil, che consuma una potenza estremamente ridotta (nell’ordine dei microwatt) potrebbe offrire una soluzione efficiente dal punto di vista energetico.
In sintesi
Prima che questa tecnologia possa essere applicata su larga scala in agricoltura, sono necessari ulteriori studi. È fondamentale osservare come la stimolazione elettrica del suolo influisce sull’intero ciclo di vita di una pianta, non solo nelle fasi iniziali di maturazione dei germogli. Inoltre, il team di ricerca pianifica di esaminare come la tecnica influisce sulla crescita di altre specie di piante.
L’eSoil si pone come un potenziale cambiamento di paradigma nell’agricoltura, specialmente in ambienti idroponici. Con la sua capacità di incrementare significativamente la crescita delle piante, questa innovazione potrebbe aprire la strada a nuove metodologie di coltivazione, particolarmente utili in aree dove le condizioni ambientali o i cambiamenti climatici rappresentano una sfida costante.
Il futuro dell’agricoltura potrebbe risiedere in questa sintesi tra natura e tecnologia, dove la scienza incontra il suolo per nutrire un mondo in rapida evoluzione.