Quattro zampe, un aspirapolvere e tanta, tanta intelligenza artificiale. No, non è l’ultimo gadget per dog sitter tecnologici, ma il futuro della raccolta rifiuti sulle nostre spiagge. Preparatevi a incontrare VERO, il robot sviluppato dal Laboratorio Dynamic Legged Systems all’Istituto Italiano di Tecnologia. Un robot che trasforma la pulizia dei litorali in un’avventura a quattro zampe.
Un cane molto speciale per la raccolta rifiuti
Immaginate di essere in spiaggia, distesi al sole, quando all’improvviso vedete passare un cane robot con un aspirapolvere sulla schiena. No, non è una parodia del noto episodio di Black Mirror, ma la realtà della raccolta rifiuti del futuro. VERO, acronimo di Vacuum-cleaner Equipped RObot, è l’ultima creazione dell’Istituto Italiano di Tecnologia, grazie al team coordinato da Claudio Semini. Un quadrupede meccanico che, armato di telecamere e intelligenza artificiale, si aggira per le spiagge a caccia di mozziconi di sigaretta.
E pensare che una volta ci preoccupavamo che i cani potessero mangiare cose strane in spiaggia. Ora abbiamo un cane robot che le “mangia”, anzi: le aspira volontariamente. E fa bene: dei circa sei trilioni di sigarette inalate ogni anno, si stima che oltre 4 trilioni di mozziconi vengano semplicemente gettati a terra.
Tecnologia al servizio dell’ambiente
VERO non è solo un simpatico gadget tecnologico. È una seria proposta per affrontare uno dei problemi più fastidiosi delle nostre spiagge: i mozziconi di sigaretta. Questi piccoli rifiuti sono tra i più comuni e dannosi per l’ambiente marino. Ma come fa VERO a trovarli e raccoglierli?
Il segreto sta nelle sue zampe aspiranti e nel suo “cervello” artificiale. Grazie a due telecamere di profondità e a una rete neurale convolutiva, VERO è in grado di individuare i mozziconi sulla sabbia e di pianificare il percorso migliore per passarci sopra e aspirarli. È come se avesse un navigatore satellitare incorporato, (ma invece di cercare il bar più vicino, cerca la spazzatura).
Un investimento che vale… 50.000 dollari?
Ora, prima che corriate a comprarne uno per la vostra spiaggia privata, c’è un piccolo dettaglio da considerare: il prezzo. VERO è basato sul robot AlienGo dell’azienda cinese Unitree, un modello di ricerca che costa circa 50.000 dollari. Sì, avete letto bene: cinquantamila dollari. Ci volete pensare su?
Io proverei a replicarlo usando una versione potenziata dell’altrettanto impressionante (e atletico) Unitree Go 2 da 1500 euro.
Le sfide di un aspirapolvere a quattro zampe
Naturalmente, come ogni nuova tecnologia, VERO ha ancora qualche problema da risolvere. Per esempio, al momento non è veloce e agile come i robot Unitree standard. Immaginate un aspirapolvere che cerca di fare parkour e avrete l’idea.
Inoltre, c’è la questione della sabbia. Con quattro bocchette aspiranti che si muovono sulla spiaggia, VERO rischia di aspirare più sabbia che mozziconi. Potremmo ritrovarci con un robot con la pancia piena di sabbia, come un bambino dopo una giornata al mare!
Il futuro della raccolta rifiuti è… chiodato?
Ma non fermiamoci qui: i ricercatori hanno grandi sogni per il futuro di VERO. Perché limitarsi alla raccolta rifiuti quando si può fare giardinaggio? O attaccargli una chiodatrice alle zampe e usarlo per inchiodare assi di legno.
Potrebbe certamente risparmiare mal di schiena a un essere umano, a patto che qualcuno sia disposto a fidarsi di un cane robot autonomo con una chiodatrice.
Cosa potrebbe mai andare storto, no? Beh, almeno non dovremmo più preoccuparci delle schegge sui pontili di legno.
La spiaggia del futuro: pulita e robotizzata
Scherzi a parte, l’idea di VERO è affascinante. Un robot autonomo che pulisce le nostre spiagge senza sosta, senza lamentarsi del caldo o chiedere pause gelato. Potrebbe essere la soluzione per mantenere i nostri litorali puliti e liberi da rifiuti dannosi.
Certo, ci sono ancora molte sfide da superare. La velocità, l’efficienza, il costo. Ma hey, Roma non fu costruita in un giorno, e nemmeno il perfetto robot spazzino. Nel frattempo, mentre aspettiamo che VERO diventi il bagnino del futuro, forse potremmo iniziare a buttare i nostri mozziconi nei cestini?
Così, giusto per dargli una mano!
