Occhi blu come zaffiri o verdi come smeraldi, per sempre. Il sogno di molti sta diventando realtà grazie al tatuaggio oculare, una procedura di chirurgia cosmetica che promette di cambiare permanentemente il colore dell’iride. Ma a quale prezzo? Gli esperti lanciano l’allarme sui potenziali rischi di questa pratica ancora poco conosciuta.
Come avevamo già accennato un anno fa, il tatuaggio del bulbo oculare è una tendenza in crescita: dagli USA, che ne hanno decretato la nascita, sta estendendosi a macchia d’olio anche in Europa. Ma cosa sappiamo davvero di questa procedura e delle sue conseguenze?
Cheratopigmentazione: la tecnica per tingere gli occhi
Il tatuaggio oculare, noto anche come cheratopigmentazione, prevede l’incisione di un tunnel a forma di ciambella nella cornea dell’occhio. Il chirurgo allarga poi questo tunnel e lo riempie con un colorante speciale che cambia immediatamente e permanentemente il colore dell’occhio. In passato, questa tecnica veniva utilizzata per correggere difetti estetici causati da lesioni o malattie. In alcuni casi, può anche ridurre l’abbagliamento dovuto a danni corneali. Ma negli ultimi anni, soprattutto in Europa, i medici hanno iniziato a iniettare i coloranti per motivi puramente cosmetici.
In una certa vulgata, l’operazione è già considerata un mero “miglioramento estetico” di routine, come lo sbiancamento dei denti o il botox. “Se è qualcosa che può renderti più felice, o farti apparire meglio, perché no?”. Già. Perchè no?
I rischi del tatuaggio oculare
Nonostante l’entusiasmo di alcuni pazienti, gli esperti mettono in guardia sui pericoli del tatuaggio oculare. L’American Academy of Ophthalmology (AAO) ha recentemente pubblicato un avvertimento sui rischi delle operazioni di cambio del colore degli occhi. Tra le possibili complicanze ci sono danni alla cornea che possono portare a opacità, perdite di colorante all’interno dell’occhio e aumento della sensibilità alla luce. Altri pazienti hanno riportato una maggiore sensibilità alla luce dopo l’intervento, secondo il Wall Street Journal.
“Nessun intervento chirurgico è privo di rischi”, ha dichiarato JoAnn Giaconi, portavoce clinico dell’AAO. “Con operazioni puramente estetiche sull’occhio, il gioco non vale la candela quando si tratta di mettere a repentaglio la vista”.
Regolamentazione e sicurezza del tatuaggio oculare
In Europa, come negli Stati Uniti, non esiste alcuna norma specifica che regoli e disciplini la cheratopigmentazione come procedura. Tuttavia, questo non ha impedito ad alcuni chirurghi di trovare escamotage: utilizzano laser progettati per la correzione della vista “off-label” e acquistano coloranti da aziende estere dove sono certificati. Una mancanza di regolamentazione che solleva seri interrogativi sulla sicurezza del tatuaggio oculare. Senza linee guida chiare e controlli rigorosi, i pazienti potrebbero essere esposti a rischi inutili e potenzialmente irreversibili.
Alternative più sicure per cambiare il colore degli occhi
L’AAO consiglia di optare per alternative molto meno invasive, come le lenti a contatto colorate, per chi desidera cambiare il colore dei propri occhi. Anche se l’effetto non è permanente, questa soluzione è decisamente più sicura e reversibile.
Insomma, il tatuaggio oculare sembra essere l’ultima frontiera del body modification, ma i rischi non sono da sottovalutare. Prima di sottoporsi a questa procedura ancora poco regolamentata, è fondamentale informarsi bene e valutare attentamente i pro e i contro. La salute dei nostri occhi è troppo preziosa per metterla a rischio in nome di una moda forse passeggera, e sicuramente acerba per il tipo di tecnologia adottata. È importante che i pazienti siano pienamente consapevoli delle potenziali conseguenze e che si affidino solo a professionisti qualificati, se proprio non possono rinunciare a questo cambiamento radicale.
In un’epoca in cui l’aspetto fisico sembra contare sempre di più, il tatuaggio oculare rappresenta il desiderio di distinguersi e di personalizzare ogni dettaglio del proprio corpo. Solo il tempo ci dirà se questa tendenza sfiderà davvero i limiti della chirurgia cosmetica o se si rivelerà un pericoloso e accecante fuoco di paglia.
