Immaginate la scena: siete bloccati in una riunione infinita su Zoom, la noia vi assale, la concentrazione vacilla. Vorreste sparire, teletrasportarvi su una spiaggia deserta o semplicemente tornare a lavorare su qualcosa di più stimolante. E se vi dicessi che ora potete farlo, almeno virtualmente? Grazie al doppio virtuale, la vostra presenza in videochiamata può essere “delegata” a un avatar digitale: un clone AI che vi rappresenta sullo schermo.
Mentre il vostro doppio virtuale annuisce e sorride ai commenti del capo, voi potete dedicarvi ad attività più piacevoli o produttive. Pickle AI è l’azienda che ha reso possibile questa piccola (o grande?) trovata nel mondo del lavoro remoto. Ma attenzione: il confine tra geniale innovazione e inquietante manipolazione è sottile.
L’era del doppio virtuale è iniziata
I prodotti di intelligenza artificiale generativa, tipo ChatGPT, non servono solo per fare domande strambe o navigare nel web in modo alternativo. A volte, possono risolvere problemi concreti della vita reale. Tipo, creare un doppio virtuale che partecipa alle riunioni Zoom al posto vostro. Sembra una follia, ma è esattamente quello che offre Pickle AI.
Rese popolari dalla pandemia, le piattaforme di videochat come Zoom sono ancora centrali nelle nostre vite, soprattutto per chi lavora da casa. Se siete sommersi di riunioni e videochiamate, Zoom è probabilmente installato su tutti i vostri dispositivi. Pickle AI vi permette di essere presenti a quelle call senza esserci davvero.
Sarete comunque “in linea”, ascolterete e potrete intervenire, ma sullo schermo dei vostri colleghi apparirà il vostro doppio virtuale creato da Pickle AI. Il vostro sosia digitale sincronizzerà il labiale con la vostra voce. Che ne pensate?

Come creare un doppio virtuale
La procedura per creare il vostro doppio virtuale è, tutto sommato, semplice. Almeno, così promette Pickle AI. Basta registrare un video di 5 minuti, caricarlo sulla piattaforma e aspettare un paio di giorni. L’intelligenza artificiale farà il resto, “addestrando” il vostro Pickle a diventare un perfetto sostituto digitale.
Una volta creato, potrete usare il vostro doppio virtuale non solo su Zoom, ma anche su altre piattaforme popolari come Microsoft Teams, Google Meet e tutti i principali servizi di videoconferenza.
Certo, il servizio non è gratuito. E non potrebbe esserlo, vista la complessità tecnologica che c’è dietro. Far muovere la bocca a un avatar in sincrono con la voce, in qualsiasi lingua, non è esattamente una passeggiata. Il piano “Basic” costa 24 dollari al mese e include 1.000 minuti di utilizzo e la creazione di un numero illimitato di Pickle. Il piano “Pro” sale a 60 dollari al mese per 5.000 minuti. A voi la scelta, in base a quante ore passate su Zoom.

Limiti e alternative
Ovviamente, la tecnologia AI non è infallibile. E Pickle AI non fa eccezione. Prima di affidarvi ciecamente al vostro doppio virtuale, tenete presente che potrebbero esserci dei glitch. Un’interruzione improvvisa del video, un labiale fuori sincrono… Potete sempre dare la colpa alla connessione internet ballerina, o spacciarvi per l’erede di Max Headroom (chi lo ricorda?). Alla lunga, però, potrebbe diventare fastidioso.
Un altro limite, per ora, è la compatibilità. Pickle AI funziona solo su Mac. Niente versioni per iPhone, iPad o, peggio ancora, Windows. Una brutta notizia per la maggior parte degli utenti, visto che molti usano Windows per le videochiamate di lavoro. Speriamo che in futuro arrivino versioni per altre piattaforme.
Nel frattempo, c’è l’alternativa più economica e banale: dire semplicemente ai colleghi che parteciperete alla prossima riunione solo in audio. Magari, scoprirete che non è poi così indispensabile mostrare la vostra faccia sorridente a tutti i costi. A volte, la soluzione più semplice è anche la migliore.