E se vi dicessi che alcune delle carriere tech più pagate del prossimo decennio riguardano competenze digitali di cui probabilmente non avete mai sentito parlare? “E chi se ne frega,” mi direte. Risposta sbagliata.
Se il mercato è saturo di developer tradizionali e analisti di dati, una nuova categoria di professionisti specializzati in tecnologie di nicchia può beccarsi stipendi interessanti, qualcuno da capogiro. Quantum computing, creative technology, facilities tech integration: sono solo alcuni esempi di settori in crescita esplosiva dove la domanda supera di gran lunga l’offerta di talenti qualificati. Facciamo un giro insieme?
1. Quantum computing: quando la fisica incontra il business
Il quantum computing non è fantascienza, è realtà. A differenza dei bit classici che possono essere solo 0 o 1, i qubit quantistici esistono in uno stato di sovrapposizione, elaborando combinazioni infinite di dati simultaneamente. Volkswagen ha utilizzato algoritmi quantistici a Pechino per ottimizzare il traffico urbano analizzando milioni di variabili in tempo reale, qualcosa che i computer tradizionali non riescono a gestire efficacemente.
Le opportunità di carriera nel quantum computing stanno crescendo rapidamente. Molte posizioni non richiedono nemmeno un dottorato (anche perché non ce ne sono tantissimi. In Italia eccellenze a Pisa, Napoli e Catania. In Europa l’immancabile ETH di Zurigo). Tra le competenze digitali le aziende cercano anche curiosità, capacità di riqualificazione e competenze sviluppate in altri campi. Gli stipendi partono da circa 70.000 euro per i ruoli entry-level e arrivano fino a 250.000 euro per i senior researcher.
2. Sistemi informativi geografici: mappe che cambiano il mondo
I GIS combinano visualizzazioni cartografiche con analisi dei dati per comprendere modelli legati alla geografia. Durante il COVID-19, la Johns Hopkins University a Baltimora ha utilizzato i GIS per costruire la dashboard globale che tracciava infezioni, guarigioni e decessi in tempo reale.
Questa tecnologia è fondamentale per la pianificazione urbana, il monitoraggio delle malattie e la logistica intelligente. E serve come il pane chi la adoperi.
3. Creative technology: il ponte tra arte e codice
Un creative technologist si posiziona all’intersezione tra programmazione e creatività, costruendo esperienze immersive in AR/VR, installazioni artistiche e media interattivi.
Il Museum of the Future di Dubai presenta exhibit che simulano stazioni spaziali con audio spaziale e visual in tempo reale, tutto costruito con creative technology.
4. Prompt engineering: l’arte di parlare alle macchine
I prompt engineer (no, non sono “già finiti” come figura professionale) non costruiscono AI, la guidano. Questo ruolo emergente si concentra sulla creazione di input ottimali per ottenere risultati perfetti da modelli come ChatGPT, Claude o Gemini.
Le startup fintech stanno assumendo e valorizzando le competenze digitali dei prompt engineer per migliorare i servizi clienti basati su AI, riducendo i tempi di risposta del 60%.
5. Architettura orientata ai servizi: costruire per il futuro
Nello sviluppo moderno, le applicazioni non sono più monoliti. La SOA divide il software in microservizi che gestiscono una singola funzione e comunicano tramite API. Netflix utilizza servizi indipendenti per streaming, fatturazione e raccomandazioni: se uno fallisce, gli altri continuano a funzionare.
Queste competenze digitali sono essenziali per DevOps engineer, backend architect e sviluppatori cloud-native.

6. Facilities tech integration: edifici che pensano
Immaginate edifici intelligenti dove i sistemi gestiscono qualità Dell’aria, illuminazione, riscaldamento e manutenzione usando dati in tempo reale e automazione.
Il campus Bay View di Google utilizza AI e sensori per ridurre il consumo energetico del 40% adattandosi a orari, occupazione e condizioni meteorologiche. “E tu chi chiamerai?” direbbero i Ghostbusters. Beh, i cari vecchi amministratori di condominio avranno bisogno dei responsabili energetici degli edifici.
7. Low-code e no-code development: programmare senza codice
Gli strumenti low-code permettono di costruire applicazioni usando interfacce drag-and-drop con codifica minima. Domino’s ha costruito un tracker di inventario in tempo reale con strumenti low-code, un progetto che con lo sviluppo tradizionale avrebbe richiesto mesi.
Queste competenze digitali aggiuntive possono tenere a galla egregiamente product manager, designer e… imprenditori.
8. Digital twin technology: simulazioni che cambiano tutto
Un digital twin è una simulazione dinamica e basata sui dati di un sistema reale, da un edificio a una linea di produzione, persino un organo umano. Siemens ha utilizzato un digital twin per riprogettare una linea produttiva, riducendo i tempi di inattività del 30% senza toccare un singolo componente fisico.
Come vi dicevo in questo articolo, il digitale offre sempre nuove opportunità per chi sa coglierle. Secondo le previsioni europee sulle competenze digitali, entro il 2030 l’80% degli adulti dovrebbe avere almeno competenze digitali di base, con 20 milioni di specialisti ICT impiegati.
9. Edge computing: elaborazione sul posto
Invece di inviare tutto al cloud, l’edge computing elabora i dati localmente dove vengono generati. Le Tesla elaborano dati di telecamere e sensori direttamente sull’auto per frenate, sterzate e accelerazioni in tempo reale.
Aspettare il cloud sarebbe troppo lento e pericoloso: genti che sviluppate, accorrete!
10. Ethical hacking: hackerare per il bene
L’ethical hacking è un lavoro legale dove si testano i sistemi per trovare vulnerabilità prima dei cybercriminali. Apple paga fino a un milione di dollari per bug critici. Un ricercatore ha trovato un bypass della schermata di blocco in iOS guadagnando una ricompensa a cinque cifre.
Il futuro delle competenze digitali non riguarda solo il saper usare la tecnologia, ma il comprenderne la complessità e saperla sfruttare come leva per supportare il business. Queste dieci aree rappresentano opportunità concrete per chi vuole costruirsi una carriera in territori ancora poco esplorati ma ricchi di potenziale.
Non serve cambiare carriera dall’oggi al domani. Scegliete una o due competenze digitali che vi incuriosiscono di più, seguite un corso introduttivo, esplorate come vengono utilizzate nel vostro settore attuale. La curiosità e la voglia di imparare sono spesso più importanti della preparazione tecnica iniziale.