Vi siete mai chiesti perché l’eczema continua a tornare nonostante tutte le cure? Quella sensazione frustrante di aver provato ogni crema, ogni pomata, ogni rimedio possibile, solo per veder ricomparire le chiazze rosse e pruriginose dopo poche settimane.
Il problema, come spesso accade in medicina, non sta nella superficie ma nelle profondità del nostro sistema immunitario: la maggior parte dei trattamenti si limita a spegnere l’incendio dall’esterno. Un nuovo approccio terapeutico, però, ha deciso di andare alla radice del problema. I risultati? Parlano da soli: il 61% di miglioramento dei sintomi, pelle quasi normale per quasi la metà dei pazienti, e tutto questo senza gli effetti collaterali che temevamo.
La rivoluzione si chiama Rezpegaldesleukin
Rezpegaldesleukin (per fortuna ribattezzato più semplicemente Rezpeg) rappresenta una svolta nella lotta contro l’eczema moderato-severo. Sviluppato da Nektar Therapeutics, questo farmaco non è l’ennesima crema da spalmare sulla pelle irritata, ma un’immunoterapia che agisce dall’interno del nostro organismo. La sua particolarità? Invece di sopprimere il sistema immunitario come fanno molti trattamenti attuali, lo riequilibra.
Come funziona – Rezpeg potenzia le cellule T regolatorie (Tregs), quelle sentinelle del nostro sistema immunitario che hanno il compito di mantenere la pace tra i vari componenti della risposta immune. Queste cellule specializzate, quando funzionano correttamente, impediscono le reazioni infiammatorie eccessive che caratterizzano l’eczema.

Uno studio che fa sperare
I risultati dello studio REZOLVE-AD, pubblicati su Nature Communications, hanno coinvolto 393 pazienti adulti e adolescenti di età superiore ai 12 anni, provenienti da Europa, Stati Uniti, Canada e Australia. Tutti soffrivano di eczema da moderato a severo e non avevano mai utilizzato farmaci biologici o inibitori JAK.
I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi: tre gruppi hanno ricevuto diverse dosi di Rezpeg (alta dose: 24 µg/kg ogni due settimane, dose media: 18 µg/kg ogni due settimane, dose bassa: 24 µg/kg ogni quattro settimane) e uno ha ricevuto un placebo. Il trattamento è durato 16 settimane.
Risultati che superano le aspettative
I numeri parlano chiaro e lasciano poco spazio ai dubbi. Nel gruppo ad alta dose, il punteggio EASI (Eczema Area and Severity Index) è migliorato del 61% rispetto al 31% del gruppo placebo. Ma c’è di più: il 46% dei pazienti ha raggiunto un miglioramento del 75% dei sintomi (EASI-75) contro il 17% del placebo.
Ancora più impressionante è il dato sul prurito: il 42% dei partecipanti ha visto ridursi significativamente questo sintomo debilitante, che spesso rende le notti un incubo. E il 26% ha raggiunto una pelle quasi completamente libera da lesioni contro l’8% del gruppo di controllo.
L’eczema spiegato semplice
Per capire perché Rezpeg funziona, bisogna comprendere cosa succede nella pelle di chi soffre di eczema. La dermatite atopica è caratterizzata da un difetto della barriera cutanea che permette ad allergeni e irritanti di penetrare nella pelle, scatenando una reazione immunitaria sproporzionata.
Il sistema immunitario, invece di limitarsi a neutralizzare le minacce, va in tilt e attacca anche tessuti sani, causando infiammazione, prurito e le caratteristiche chiazze rosse. È come avere un sistema di allarme troppo sensibile che suona anche quando passa un gatto invece che un ladro.
Sicurezza al primo posto
Jonathan Silverberg, professore di Dermatologia alla George Washington University School of Medicine and Health Sciences e principale autore dello studio, sottolinea un aspetto cruciale:
Questi dati mostrano un rapido miglioramento sia della severità dell’eczema che del prurito già dalle prime dosi di rezpegaldesleukin, aspetti importanti per i medici nella valutazione delle opzioni terapeutiche.
Il profilo di sicurezza si è rivelato rassicurante. Gli effetti collaterali più comuni sono stati reazioni nel sito di iniezione nel 70% dei pazienti, per lo più lievi e temporanee. Importante notare che non si è registrato un aumento di congiuntiviti, ulcere orali o infezioni erpetiche, effetti collaterali spesso associati ad altri trattamenti per l’eczema.
Eczema, il futuro è più vicino
A febbraio 2025, la FDA statunitense ha concesso a Rezpeg la designazione “Fast Track” per accelerarne lo sviluppo, riconoscendo il potenziale di questo trattamento nel rispondere a un bisogno medico insoddisfatto. I risultati a lungo termine del follow-up a 52 settimane sono attesi per l’inizio del 2026.
Come avevo già raccontato in questo articolo, la ricerca sui trattamenti per l’eczema ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Rezpeg rappresenta però qualcosa di diverso: non una toppa per coprire il problema, ma una chiave per risolverlo alla radice.
Per milioni di persone che convivono quotidianamente con il prurito, l’infiammazione e l’imbarazzo sociale dell’eczema, questa scoperta porta una speranza concreta. La pelle non deve più essere una prigione, e il sonno può tornare ad essere ristoratore. A volte la scienza sa davvero sorprenderci nel modo migliore.