Tokyo, anni Novanta. Un papà guarda sua figlia giocare con il Nintendo e ha un’illuminazione: quei suoni gracchianti potrebbero essere molto meglio. Quell’uomo si chiama Ken Kutaragi e la sua ossessione per la qualità audio cambierà il mondo dei videogiochi per sempre, creando la storia della PlayStation.
Lui non lo sa ancora, ma quel chip che sta progettando in segreto lo porterà dritto contro Nintendo, in una battaglia che si concluderà con il tradimento più clamoroso della storia del gaming. E dalla ceneri di quell’affronto nascerà la console che trasformerà Sony da produttrice di walkman in imperatrice dei videogiochi.
L’ingegnere che sentiva il futuro nei pixel
È il 1988 quando la magia inizia davvero. Ken Kutaragi, ingegnere della Sony con la passione per l’elettronica, osserva la figlia divertirsi con il Famicom di Nintendo. Ma quello che colpisce Ken non sono i giochi: è l’audio scadente che esce da quella piccola scatola grigia. “Posso fare di meglio”, pensa. E così, di nascosto dai suoi superiori (che considerano i videogiochi poco più che giocattoli indegni), inizia a lavorare su un chip audio che cambierà tutto: l’SPC-700.
La Sony dell’epoca produce walkman e televisori, non certo console per videogiochi. Quando i dirigenti scoprono il progetto segreto di Kutaragi, a momenti lo buttano fuori. Ma il presidente Norio Ohga ha una visione diversa: comprende le potenzialità di quel giovane ingegnere e gli permette di continuare. È l’inizio della storia della PlayStation: una storia che nessuno poteva immaginare.
Il grande tradimento del CES 1991

Nintendo accetta di utilizzare il chip di Kutaragi per il Super Nintendo. Nasce così una partnership che dovrebbe portare alla creazione del “Nintendo PlayStation”: una console ibrida capace di leggere sia cartucce che CD-ROM. Ma dietro le quinte si consuma una tragedia shakespeariana degna delle migliori soap opera.
Il 28 maggio 1991, al Consumer Electronics Show di Chicago, Sony annuncia orgogliosamente la collaborazione con Nintendo. Il giorno dopo, in quello che è stato definito “il più grande tradimento della storia dell’industria”, Nintendo sale sul palco e rivela di aver siglato un accordo con Philips, abbandonando Sony come una fidanzata al telefono.
L’umiliazione è pubblica, bruciante. Kutaragi e Ohga non digeriscono l’affronto. È come se i Beatles avessero licenziato Paul McCartney durante l’esibizione all’Ed Sullivan Show. Solo che questa volta, Paul decide di formare una band ancora più grande.
La vendetta si serve fredda (ma con grafica 3D)
Quando tutti ti chiudono le porte, costruisci il tuo edificio e fallo diventare il posto dove il mondo vorrà entrare
Ken Kutaragi

Ohga, furioso per il tradimento, dice a Kutaragi le parole che cambieranno la storia: “Just do it!”. Non è Nike, avete capito bene: è proprio Sony. E Ken non se lo fa ripetere due volte.
Nasce così la PlayStation, inizialmente chiamata PS-X in ricordo dell’affronto Nintendo. Come sottolineato in questa analisi dell’evoluzione del gaming, la console Sony arriva nel momento perfetto: il mondo è pronto per la transizione dai pixel ai poligoni, dalle cartucce ai CD-ROM.
Perché la PlayStation fa la storia: quando i giocattoli diventano arte
Il 3 dicembre 1994 la PlayStation debutta in Giappone. Non è solo una console: è una dichiarazione di guerra culturale. Se Nintendo e Sega puntano sui bambini, Sony mira agli adolescenti e agli adulti. È la democratizzazione del gaming: l’equivalente videoludico del rock’n’roll.
I giochi che accompagnano il lancio non sono semplici passatempi: sono esperienze. Ridge Racer trasforma le corse in adrenalina pura, Tekken eleva i picchiaduro a balletto violento. E poi arriva Metal Gear Solid, che trasforma i videogiochi in cinema interattivo. E mi innamoro anch’io, come credo molti di voi.
L’impero che nacque da un’offesa
La storia della PlayStation è la dimostrazione che a volte le migliori rivincite nascono dai momenti più bui. Ken Kutaragi, definito “il Gutenberg dei videogiochi” da Time Magazine, ha trasformato un tradimento in un impero da oltre 500 milioni di console vendute.
PlayStation ha cambiato il linguaggio stesso dell’intrattenimento. Ha portato i videogiochi nelle case di tutto il mondo, trasformandoli da nicchia geek a fenomeno di massa. Ha anticipato Netflix con i suoi CD-ROM, ha predicato l’intrattenimento digitale quando il mondo ancora comprava cassette.
Ma soprattutto, PlayStation ha dimostrato una verità universale: quando qualcuno ti sbatte la porta in faccia, non bussi più forte. Costruisci una casa migliore e aspetti che vengano a bussare loro. Ken Kutaragi l’ha fatto, e il mondo intero è venuto a giocare.