Immaginate un drone che cade e invece di rompersi, continua a muoversi rotolando sul terreno. È esattamente quello che fa ROOSTER, il sistema multiuso sviluppato da Robotican che ha appena ricevuto la certificazione NATO. Questo piccolo concentrato di tecnologia può volare sopra gli ostacoli, rotolare attraverso passaggi stretti e persino appendersi a un cavo elettrico come un acrobata. Le forze speciali europee ne hanno acquistato oltre 30 unità dal 2024, e c’è un motivo ben preciso per questo interesse.
Un drone multiuso che sfida le leggi della fisica
Il ROOSTER è un ibrido che mette insieme due mondi apparentemente incompatibili. Da un lato ha l’agilità di un quadricottero tradizionale, dall’altro la resistenza di un robot cingolato. Il suo segreto sta in una gabbia protettiva flessibile che avvolge completamente il sistema di volo, permettendogli di rotolare su qualsiasi superficie senza danneggiare le eliche o i sensori.
Pesando solo 3,6 chilogrammi, questo drone multiuso può trasportare carichi fino a 4,5 chilogrammi e operare fino a 200 metri di distanza dal suo operatore. Il sistema di comunicazione mesh gli permette di mantenere il contatto anche in ambienti dove le comunicazioni radio tradizionali fallirebbero, come tunnel sotterranei o edifici con spesse pareti di cemento.

La versatilità che conquista i militari
Durante i test con l’esercito spagnolo, il ROOSTER ha dimostrato capacità impressionanti. Mentre i soldati mettevano in sicurezza il piano terra di un edificio, il drone multiuso scandagliava i piani superiori, trasmettendo video in tempo reale da una distanza di due chilometri. In un secondo scenario, è stato calato attraverso un buco nel tetto, esplorando l’interno mentre le truppe aspettavano il segnale per iniziare l’assalto.
Le sue capacità di adattamento sono notevoli: può montare diversi sensori come rivelatori di radiazioni, telecamere termiche e sensori di ossigeno. Questa modularità lo rende prezioso per una vasta gamma di missioni, da quelle di ricognizione a quelle di bonifica.
Un potenziale sprecato in ambito bellico
Guardando alle specifiche tecniche del ROOSTER, non posso fare a meno di pensare a quanto questo gioiello di ingegneria potrebbe essere utile in contesti civili. Un drone multiuso così resistente e versatile sarebbe perfetto per le operazioni di soccorso dopo i terremoti, per ispezionare infrastrutture pericolose, o per monitorare aree contaminate.
Le sue capacità di movimento terrestre e aereo lo renderebbero ideale per consegnare farmaci in zone isolate, per ispezionare condutture sotterranee, o per operazioni di ricerca e salvataggio in ambienti impervi. Come vi raccontavo parlando del drone Midair della UC Berkeley, la tecnologia dei droni trasformabili apre scenari incredibili per applicazioni civili. L’impiego militare attuale, dalle terribili operazioni a Gaza ai test con le forze NATO, rappresenta solo l’impiego peggiore e per una frazione delle sue potenzialità.
La speranza di un futuro diverso
Mentre Robotican celebra i contratti militari e la certificazione NATO, io spero che un giorno questo drone multiuso possa servire principalmente per salvare vite anziché per operazioni belliche. In un mondo che sembra aver perso il senno nell’escalation militare, tecnologie come il ROOSTER potrebbero dimostrare il loro vero valore quando l’umanità tornerà a concentrarsi sulla cooperazione anziché sul conflitto.
Il ROOSTER rimane un capolavoro di ingegneria, ma sarebbe bello vederlo volare per costruire, non per distruggere.