Il mare ha sempre fornito energia all’uomo, ma mai in modo così elegante e multifunzionale. E-MAST, l’ultima creazione dell’ingegnere spagnolo Juan Francisco Sarmiento Medina, trasforma ogni albero maestro in un sofisticato sistema di raccolta energetica.
Vento, onde, oscillazioni: tutto diventa carburante pulito per un veliero che può navigare e vivere senza dipendere da combustibili fossili. È l’alba di una nautica davvero sostenibile?
Un albero maestro che non dorme mai
L’E-MAST non è un semplice albero maestro. È una centrale elettrica verticale che sfrutta tre fonti energetiche simultaneamente: il vento che lo attraversa, le oscillazioni della barca e il movimento delle onde sotto la chiglia. Sarmiento Medina, ingegnere delle Canarie con anni di esperienza nel settore navale, ha applicato il principio di Faraday in modo inedito.
Il sistema, come spiega lo stesso inventore, funziona con un albero maestro dentro un altro albero maestro. L’asse interno è munito di magneti e bobine che, tramite induzione magnetica, convertono ogni movimento in corrente elettrica. La genialità del progetto? Funziona anche quando il veliero è fermo in porto. Finché c’è vento, onde o qualsiasi vibrazione, l’E-MAST produce energia.
Una bobina con magneti sfrutta la flessibilità dell’albero maestro, le vibrazioni, il movimento delle onde e la forza del vento per produrre energia pulita.

Energia verde nautica: tre fonti in una
L’innovazione dell’E-MAST va oltre la semplice produzione elettrica. Il sistema integra una chiglia interna con profilo alare sotto la linea di galleggiamento, che funziona come generatore mareomotrice. Questo elemento sfrutta il flusso dell’acqua per amplificare le oscillazioni dell’albero maestro, migliorando l’efficienza energetica complessiva.
Ma la vera innovazione è il secondo albero maestro con pale elicoidali. Questo dispositivo canalizza l’aria creando un flusso interno che libera microbolle sotto lo scafo. Il fenomeno, chiamato aerazione dello scafo, riduce l’attrito nell’acqua e ottimizza la propulsione. Un vantaggio doppio: meno resistenza e più velocità.
Potrebbe produrre energia sufficiente perché la barca funzioni senza alcun tipo di combustibile fossile. Il concetto è che può produrre la propria energia e immagazzinarla in batterie
L’energia generata può essere utilizzata in diverse forme. La prima è elettrica, la più importante, che può alimentare tutti i sistemi di bordo. La seconda è termica: per attrito e perdite meccaniche, il sistema produce calore utilizzabile per scaldare l’acqua dell’imbarcazione.
Dal diporto alle applicazioni militari
Inizialmente progettato per imbarcazioni da diporto, l’E-MAST ha attirato l’interesse di istituzioni legate alla sicurezza nazionale. Il sistema potrebbe equipaggiare droni marini sommersi, permettendo loro di generare energia strutturale sott’acqua attraverso correnti marine e movimento dello scafo.
Il vantaggio militare è evidente: “Il mio sistema prevede un semplice albero maestro chiuso che può produrre propulsione silenziosa perché non ha bisogno di pale né eliche, né lascia tracce”, spiega Sarmiento. I sommergibili rilevano le imbarcazioni proprio dalle scie che lasciano: questa tecnologia le eliminerebbe.
Il progetto è attualmente in fase di validazione tecnica. Juan Francisco Sarmiento Medina ha depositato i brevetti ES202430338 e ES202430339 per la Spagna e cerca partner per test in mare, verso una produzione scalabile.
L’invenzione arriva in un momento cruciale per la nautica sostenibile. Il trasporto marittimo rappresenta quasi il 3% delle emissioni globali di CO₂, e ogni innovazione che riduce la dipendenza dai combustibili fossili è benvenuta. L’E-MAST potrebbe essere il primo passo verso velieri completamente autosufficienti dal punto di vista energetico.
Un albero maestro che non si limita a sostenere le vele, ma diventa il cuore pulsante di una barca sostenibile. L’energia del futuro potrebbe nascere proprio dove meno ce l’aspettiamo: nell’oscillazione silenziosa di un albero maestro al vento.