Cinquanta cose, azioni, servizi spariranno dall’elenco delle cose future. E lo faranno più in fretta di quanto pensiate. Non “forse”, non “probabilmente”. Spariranno di sicuro. Il volante della vostra auto diventerà illegale in molte città. Le banconote saranno fuorilegge in gran parte d’Europa. Le chiavi di casa un ricordo vintage come i gettoni telefonici. Thomas Frey, uno dei più autorevoli futuristi al mondo, ha catalogato 250 elementi destinati all’estinzione (lui dice nei prossimi vent’anni, su questo ci riserviamo di avere più prudenza). Noi abbiamo selezionato i cinquanta più impattanti tra queste cose future. Quelli che ridisegneranno davvero le nostre vite. La trasformazione è già iniziata, e la maggior parte delle persone non se n’è nemmeno accorta.
Trasporti: quando guidare diventa nostalgia
Il settore dei trasporti subirà la trasformazione più radicale. La Cina punta ad avere l’80% di veicoli elettrici con guida autonoma di livello 4 entro il 2040, mentre gli analisti prevedono oltre 33 milioni di auto completamente autonome in circolazione nello stesso periodo. Cosa sparirà dalle cose future?
Volanti nelle auto nuove – Vietati nella maggior parte delle aree urbane, opzionali solo in zone rurali.
Patenti di guida per i nati dopo il 2030 – Non più richieste o rilasciate in molte giurisdizioni.
Stazioni di servizio nei centri urbani – Convertite in hub di ricarica elettrica o demolite per fare spazio a edilizia residenziale.
Semafori nella maggior parte degli incroci – Sostituiti dalla comunicazione veicolo-infrastruttura.
Parcheggi in centro – Riconvertiti in parchi, abitazioni, orti urbani.
Possesso dell’auto tra giovani urbani – Dominano invece gli abbonamenti ai robotaxi.
Vigili urbani per le infrazioni – I sistemi automatizzati gestiscono tutto l’enforcement.
Assicurazione auto come la conosciamo – Trasferita interamente a produttori e operatori di flotte.
Il pendolarismo distinto dal lavoro – Si lavora durante il viaggio autonomo.
Parchimetri e multe per sosta – Non più necessari con dropoff e pickup autonomi.
Denaro e transazioni: l’estinzione del contante
Il denaro fisico sta già scomparendo in Svezia e altri paesi nordici. Entro il 2050, la transizione sarà completa in tutto il mondo sviluppato. Le ripercussioni? Enormi.
Contanti nelle nazioni sviluppate – Illegali o così rari da essere da collezione.
Carte di credito con numeri stampati – Autenticazione interamente biometrica o via smartphone.
Filiali bancarie nella maggior parte dei quartieri – Ridotte dell’80-90%, esistono solo per servizi agli anziani.
Assegni personali o aziendali – Completamente obsoleti tranne in rari contesti legali.
Commissioni e ritardi sui bonifici – Il regolamento in tempo reale diventa lo standard gratuito.
Sportelli Bancomat – Non necessari quando il contante non esiste.
Mance ai lavoratori dei servizi – Automatizzate, incluse nel prezzo o sostituite da bot di servizio.
Servizi di preparazione fiscale per la maggior parte delle persone – L’AI gestisce automaticamente con errori quasi pari a zero.
Lavoro e ufficio: la fine dello standard
La pandemia in tema di rapporto presenza-casa, ce lo siamo detti spesso, ha solo accelerato tendenze già inevitabili. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’introduzione dell’AI aumenterà la crescita della produttività del lavoro di 1,5 punti percentuali all’anno, mentre Goldman Sachs stima che nei prossimi dieci anni 300 milioni di posti di lavoro verranno modificati o sostituiti dall’AI.
La giornata lavorativa dalle 9 alle 17 – Le norme di lavoro asincrono dominano la maggior parte delle industrie.
Pendolarismo quotidiano in ufficio – Solo 2-3 giorni al mese per connessione sociale.
Email come comunicazione di lavoro primaria – Sostituita da strumenti asincroni mediati dall’AI.
Valutazioni delle prestazioni condotte da umani – L’AI fornisce feedback e valutazioni continue.
Assistenti amministrativi – L’AI gestisce pianificazione, viaggi e corrispondenza.
Note spese – Acquisizione e approvazione automatizzate.
La maggior parte delle posizioni manageriali intermedie – L’AI coordina i team, gli umani forniscono visione e cultura.
Curriculum e lettere di presentazione – Verifica delle competenze e assunzioni tramite matching AI.
Il concetto di “orario lavorativo” – Il lavoro asincrono globale rende questo termine privo di senso.
Shopping e retail: l’invisibilità del commercio
La spesa settimanale diventerà invisibile, gestita da sistemi di consegna autonoma che monitorano i consumi e riforniscono automaticamente. I centri commerciali superstiti verranno convertiti in edilizia mista e centri esperienziali.
Cassieri e code alla cassa – Scan-and-go completamente automatizzato ovunque.
Centri commerciali (la maggior parte di quelli rimasti) – Convertiti in edilizia residenziale ed esperienziale.
Negozi di abbigliamento con inventario in negozio – Solo showroom, consegna il giorno successivo a casa.
Spesa alimentare come compito settimanale – La consegna autonoma la rende continua e invisibile.
Acquisti d’impulso alle casse – Scomparsi insieme ai cassieri.

Etichette di taglia sui vestiti – La scansione corporea personalizzata diventa standard.
Bonus track; entro il 2040, come sapete, la realtà virtuale raggiungerà i 16K per occhio con display praticamente indistinguibili dalla realtà, mentre nuovi asset digitali come profili AI emotivi e modelli cognitivi diventeranno preziosi quanto le proprietà fisiche. Lo shopping senza realtà aumentata sarà insolito come oggi lo è lo shopping senza internet.
Comunicazione e vita sociale: fine degli attriti
Le frizioni nella comunicazione umana vengono sistematicamente eliminate attraverso la mediazione dell’AI. Gli equivoci, le barriere, le connessioni perse: tutto ingegnerizzato via.
Numeri di telefono – Sostituiti da chiamate basate sull’identità.
Segreterie telefoniche – L’AI trascrive, riassume e risponde automaticamente.
Chiamate spam (magari) – Lo screening AI le rende impossibili.
Barriere linguistiche nella comunicazione – La traduzione in tempo reale è perfetta.
Perdere i contatti con le persone involontariamente – L’AI mantiene automaticamente i legami deboli.
Casa e vita quotidiana: automazione invisibile
La casa intelligente diventa invisibile, anticipando i bisogni ed eliminando i compiti manuali senza richiedere interazione cosciente.
Chiavi fisiche – Accesso biometrico e via smartphone ovunque.
Interruttori della luce – Sostituiti da comando vocale e sensori di presenza.
Termostati da regolare manualmente – L’AI ottimizza automaticamente.
Fare il bucato e lavare i piatti personalmente – Gli elettrodomestici automatizzati (e i robot tipo X1 Neo) gestiscono completamente.
Liste della spesa – L’AI traccia i consumi e ordina automaticamente.
Cose future, il punto di non ritorno
Queste cinquanta “desaparecidos” dalle cose future sono previsioni audaci, ma non vaghe. Sono trasformazioni già in corso, guidate da guadagni di efficienza fondamentali che rendono la resistenza inutile, per dirla alla Borg di Star Trek. La tecnologia necessaria esiste: manca solo la diffusione di massa. E quella arriverà più velocemente di quanto la maggior parte delle persone sia pronta ad accettare.
Il mondo del 2040 sarà estraneo a noi quanto il nostro lo sarebbe per qualcuno del 1985. La differenza: la nostra trasformazione avverrà più rapidamente, con più disruption, attraverso più ambiti simultaneamente. La maggior parte di ciò che consideriamo permanente è temporaneo. La maggior parte di ciò che pensiamo di capire su “come funzionano le cose” è già sbagliato. Semplicemente non ce ne siamo ancora accorti perché i vecchi sistemi funzionano ancora.
Ma funzionare e prosperare sono cose diverse. Il lettore VHS funzionava bene, tutto sommato, anche nel 2005. Era semplicemente obsoleto. Le cose future che abbiamo elencato sono nella stessa posizione oggi. Funzionano, ma sono già morte: solo che ancora non lo sanno.