Una rete globale di fan delle armi sta usando il web per condividere in forma anonima i piani per la stampa 3D di diverse pistole, e apparentemente nessuno sta controllando o fermando il fenomeno.
È quanto si legge in un recente reportage del rotocalco Wired del rotocalco Wired, che comprende anche un'intervista ad uno degli utenti che fanno parte di questo network.
“Sono solo uno dei tanti," spiega la persona che si cela dietro il nome fittizio di Ivan. "Per controllarmi, le autorità dovranno prima riuscire a identificarsi, e non sarà una passeggiata".
“Credo sia importantissimo che chiunque possa dotarsi di un'arma," chiarisce l'anonimo utente. "È giusto che la popolazione possa avere la stessa potenza di fuoco che le autorità usano per controllarla".
Sta di fatto che una diffusione indiscriminata di armi da fuoco non bilancia presunti squilibri, ma ne introduce di nuovi e certi.
Armi su richiesta
Stampare pistole con le stampanti 3D ha l'immediato effetto di aggirare qualsiasi limitazione legale all'utilizzo delle armi, nonché ad aumentarne esponenzialmente la diffusione: basta andare online, scaricare un file CAD (ce ne sono tantissimi anche gratuiti) e mandare in stampa le componenti.
Ecco un video di qualche tempo fa che mostra il principio di funzionamento di una pistola stampata in 3D:
Nel giro di qualche anno la situazione potrebbe essere fuori controllo: è probabile che sia una buona idea intervenire sulle "regole di ingaggio" della stampa 3D online e prestare più attenzione a questo fenomeno.