Le lenti a contatto elettroniche sono in via di sviluppo da più di un decennio, e al progetto lavorano diversi laboratori nel mondo: riuscire ad integrare dispositivi elettronici in delle lentine a contatto con le mucose degli occhi può portare importanti benefici medici, come la misurazione in tempo reale della pressione intraoculare o l'analisi dei livelli di glucosio.
Da qualche tempo i progressi nel campo andavano a rilento per la mancanza di un modo stabile e duraturo di alimentare energeticamente il sistema: oggi un piccolo "strappo" può accelerare di nuovo il percorso che ci regalerà un nuovo, formidabile strumento di diagnosi (e non solo).
Un team di ricerca dell'università francese IMT Atlantique ha trovato un modo per integrare una batteria flessibile in un paio di lentine. La micro batteria riesce a produrre abbastanza energia da alimentare un piccolo LED per diverse ore: è in assoluto la maggior potenza raggiunta nel campo.
Di recente le ricerche si erano concentrate sulla trasmissione senza fili di energia, con risultati estremamente limitati ed efficienza prossima allo zero.
“Questi risultati ci confortano nella caccia ad un obiettivo ambizioso, quello di creare una nuova generazione di oculometri in grado di connettersi ai sempre più efficienti sistemi di realtà aumentata per tracciare i movimenti oculari e produrre immagini ed esperienze più realistiche che mai," si legge in una dichiarazione del professore dell'IMT Jean-Louis de Bougrenet de la Tocnaye.