Il corpo umano è malleabile, basta chiedere a qualsiasi atleta o astronauta. Ma il ritmo con cui possiamo naturalmente rimodellare la nostra fisiologia è lento rispetto alle soluzioni di correzione rapida che la tecnologia può offrire.
Il body hacking risponde a molte domande, del tipo: "Perché preoccuparsi di allenare per anni la memoria quando puoi portare un motore di ricerca al polso?".
Con l'aumentare degli avanzamenti tecnologici, le nostre specie possono contare sempre più su dispositivi molto più invasivi e permanenti.
Ecco cosa succede quando i nostri gadget diventano parte di noi e ci fanno rivedere i confini della nostra umanità.
Modificare i geni

CRISPR è una tecnica di modifica genica relativamente facile da usare, e potrebbe fornire una via di fuga dai disturbi che ci affliggono da sempre. Può editare il DNA "tagliando" segmenti difettosi e inserendone al loro posto segmenti più sani.
La cura delle persone con malattie genetiche è probabilmente nel prossimo futuro, ma l'etica dell'opera modifiche prima della nascita, "disegnando" è più torbida. Questo è un tipo di body hacking che va ben aldilà del dibattito sull'etica dell'eugenetica. Eventuali effetti collaterali indesiderati di una modifica del DNA fatta ad un embrione, o addirittura prima allo sperma, potrebbero svilupparsi attraverso le generazioni future.
Ascoltare i colori

Fino al 2004, l'artista Neil Harbisson ha vissuto il mondo nei toni del grigio. Quindi lui e un amico hanno creato Eyeborg, un sensore di rilevamento della luce che ora è fissato chirurgicamente al suo cranio. Questo traduce le onde di luce elettromagnetica intorno a lui in frequenze sonore, trasformando il colore in note musicali.
Dopo aver usato il dispositivo per otto anni, i ricercatori hanno scoperto che potrebbe aver aiutato Harbisson a stabilire nuove connessioni tra le aree uditiva e visiva del suo cervello.
Curare i tumori

Gli oncologi sono già riusciti a mettere in remissione alcuni tipi di cancro con la terapia CAR-T. Funziona raccogliendo le cellule T di un paziente (un tipo di globuli bianchi), aggiungendo un recettore verso l'esterno che prende di mira il loro cancro e reimmettendole nuovamente nel corpo. Poiché le cellule riprogettate si replicano da sole, in teoria potrebbero fornire una protezione a lungo termine contro quel tipo di cancro, scongiurando eventuali recidive future. Una sorta di anticorpo.
Aprire le porte col "pensiero"

Gli animali domestici hanno il microchip impiantabili da decenni, ma ultimamente anche gli esseri umani hanno sperimentato il body hacking attraverso l'inserimento di tag di identificazione a radiofrequenza (RFID) nei propri corpi.
È possibile programmare questi innesti per aprire la portiera della macchina o sbloccare il telefono. Tag simili potrebbero un giorno persino monitorare i tuoi segni vitali: l' unico freno (comunque legittimo) nasce dalle preoccupazioni sulla privacy della memorizzazione dei dati biologici.
Acquisire nuovi sensi

Far levitare le graffette (con un trucco) strappa sempre qualche risata ad una festa, ma quando i body hacker incorporano dei magneti sotto le dita vogliono ottenere una vera e propria percezione extrasensoriale.
Ogni volta che gli utenti attraversano un campo magnetico o elettrico come quelli emessi da altoparlanti e microonde, sentono un piccolo strattone all'interno delle "super dita". Sensori futuri più sofisticati potrebbero usare quella sensazione per codificare informazioni su tutti i tipi di forze altrimenti invisibili.
Aggiornare gli arti

La protesi ideale dovrebbe darti la sensazione di fare effettivamente parte del tuo corpo.
L'osteointegrazione rende possibile questo risultato. Una profonda connessione diretta tra l'osso e l'appendice artificiale consente una maggiore mobilità, stabilità e comfort, poiché consente ai dispositivi di muoversi e adattarsi al corpo man mano che cresce l'osso. La maggior parte delle protesi tradizionali, che si agganciano semplicemente al corpo, diventano man mano più instabili.