Dopo Peloton per la cyclette, JaxJox fa un passo avanti proponendo una palestra casalinga all-in-one.
In sostanza, la situazione fa sí che un pezzo di attrezzatura per esercizi spesso dimenticato in un angolo ceda il posto ad un pezzo di alta tecnologia "must have" come un iPhone. Perché il boom delle tecnologie per il fitness? Dalla sua fondazione nel 2012, Peloton ha raggiunto una capitalizzazione di mercato superiore ai 37 miliardi di dollari e un livello di ubiquità che lo rende, nei circoli del fitness, una pietra di paragone. Se JaxJox riesce a catturare una fetta simile del mercato, cambierà le carte in tavola della palestra del futuro.
L'allenatore onnipresente
JaxJox promette "un'esperienza di fitness a 360 gradi". Il fondatore della società, Stephen Owusu è entusiasta del concetto di monitoraggio della forza sviluppato dalla sua azienda. Nella corsa all'oro per quantificare ogni attività di fitness all'aperto, dal jogging al nuoto al ciclismo, nessuno è ancora riuscito a fare il monitoraggio della forza in modo convincente, dice.
"Tutti quelli che usano un manubrio oggi stanno solo raccogliendo un manubrio, facendo alcune ripetizioni che contano nella loro testa, e basta. Non ci sono manubri sul mercato in grado di monitorare la forza, eccetto quelli di JaxJox".

Cos'è JaxJox?
La soluzione di JaxJox è un paradigma di cosa potrà diventare il fitness indoor della "palestra del futuro": una miscela di hardware e software intelligenti. Al CES 2019 ha presentato il suo KettlebellConnect. È un kettlebell intelligente che racchiude un giroscopio, un accelerometro e cinque diversi pesi che si collegano attraverso un intelligente sistema di bloccaggio automatizzato.
Oggi, JaxJox è pronta per il grande salto: una configurazione completa di palestra domestica che vanta una TV touch da 43 pollici e un set di attrezzi intelligenti e coordinati. Il pacchetto completo, attualmente disponibile per il preordine con prime spedizioni a dicembre 2020, è astronomico rispetto a quello di una palestra. Se adottiamo come riferimento una palestra che costa 50€ al mese di iscrizione, è l'equivalente di 3 anni. 2.199 dollari. A questi, va aggiunta una quota di abbonamento di 39 dollari al mese. E questo mi porta alla prossima riflessione.
La palestra si sta evolvendo
Se, qualche anno fa, volevi costruire la tua palestra di casa, dovevi comprare molte attrezzature: forse tre o cinque o otto manubri diversi, alcuni kettlebell, un certo numero di altre cose. Sarebbe servito un sacco di spazio. Molti hanno mollato, molti hanno comprato poche cose, molti le hanno accantonate. Palestra del futuro significa anche versatilità, e questi attrezzi ce ne forniscono un saggio. Un DumbbellConnect ha 14 manubri in una sola unità. Un KettlebellConnect ha sei kettlebell in un'unità. Sono meccaniche, queste, che allo stato attuale non reggerebbero un uso di massa come quello di una palestra. Ma per un nucleo familiare sono qualcosa di solidissimo.
Ad ogni modo, ovviamente, un manubrio è un manubrio. E la maggior parte di loro costa molto meno di quanto chiede JaxJox. Per quanto chiara possa essere l'idea di diversi manubri in una sola unità, non è il grande punto di forza. La vera proposta di valore è nel software. Questo è ciò che potrebbe rendere JaxJox un vincitore in un mercato molto competitivo. Il futuro consiste nell'offrire agli utenti non solo il monitoraggio, ma anche il personal coaching.
L'algoritmo JaxJox è costruito in modo tale che non si limita a prendere dati quando si utilizza un attrezzo. Se si va a fare una passeggiata, o perfino se si dorme, il sistema raccoglie i dati e li utilizza per organizzare il fisico dell'utente. Può consigliare un intero giorno di riposo, o un carico maggiore o minore, ottenendo sempre il massimo del risultato, nel miglior momento. Una specie di Spotify del corpo.
Il modello permetterà di ottenere anche sessioni on demand (o in streaming live) di lezioni giornaliere coprono tutto, dalla cardio al corretto recupero fisico. In altri termini un intero tempio del fisico portato direttamente a casa.
Fine delle palestre?

Non mi aspetto che le palestre muoiano, ma che sempre più persone si eserciteranno di più altrove. Questo sì. E la più diffusa palestra del futuro sarà in casa. Il fattore scatenante più recente è, ovviamente, la pandemia COVID-19. Come luoghi in cui un gran numero di persone si riunisce e condivide le attrezzature, le palestre sono state temporaneamente chiuse in molte parti del mondo. Molte più persone ora lavorano da casa, il che significa che probabilmente si esercitano anche a casa. Aggiungete a questo il boom della spesa per i servizi di abbonamento e il modello di business di JaxJox inizia ad avere un senso.
Credo comunque che, come per altre cose, il coronavirus non abbia modificato tanto il modo in cui venga curata la forma fisica, ma ha accelerato dei processi in atto. La tendenza a prodotti connessi in rete era già presente. Il Covid l'ha semplicemente accelerata. A conti fatti anticipando il futuro di tre, forse cinque anni.
Ed è un cerchio che si chiude in modo formidabile, se ci pensate. La tecnologia ci ha permesso di svolgere attività di produttività incalcolabili senza spostarci dalle nostre scrivanie. La soluzione a tutto questo immobilismo? Ancora tecnologia, che si tratti di uno smartwatch che ci dice di alzarci e di muoverci a intervalli regolari o di uno schermo che ci guida attraverso l'esercizio.